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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Patrizio Oliva

• Napoli 28 gennaio 1959. Ex pugile. Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca (1980), da professionista disputò 59 match con 57 vittorie (20 prima del limite) e due sconfitte. Fu campione italiano, europeo e mondiale (1986-1987) dei superleggeri ed europeo dei welter. È stato ct della Nazionale azzurra. «Non c’è stato un solo match che abbia iniziato senza tremare. La paura saliva le scalette con me».
• «È partito da Napoli, quartiere Poggioreale, infilando le mani nei guantoni per scappare dalla fabbrica di reti per materassi, stava alla saldatrice, la sera non riusciva a tenere gli occhi aperti. Doveva metterci delle fettine di patate sopra. La palestra era in centro, tre autobus da prendere. “Gli altri sfottevano: addo vaje? Tornavo alle 10 di sera e loro seduti fuori al bar. Se torno adesso forse stanno ancora là”» (Angelo Carotenuto) [Rep 11/11/2013].
• «Era uno che spesso si lasciava andare ai sentimenti. Uno che non praticava boxe-spettacolo (ma quando lo faceva, tipo il match-capolavoro contro Ubaldo Sacco, era da applausi a scena aperta), e a volte indulgeva in atteggiamenti un po’ troppo anema e core» (Claudio Colombo).
• «Aveva la boxe nel sangue, non il fisico. Ma l’intelligenza ha fatto la differenza» (Orlando Giuliano).
• «Lasciava il ring dedicando la vittoria al figlio, con la frase “Ciro, a papà”» (Corriere della Sera). Spinto dalla figlia Alessandra, nel 2007 fece la maturità: «Mi ha detto, papà diplomati così poi ci iscriviamo all’università e prepariamo gli esami assieme. Diciamo che stavolta ho detto “Alessandra, a papà”». Sposato in secondo nozze con Nilia, ha altre due figlie: Marzia e Martina.
• Nell’ottobre 2013 ha debuttato al cinema come protagonista nel film Il Flauto, regia di Luciano Capponi. Visto anche a teatro nel ruolo di Pulcinella nello spettacolo 2 ore all’alba.
• «Se rinasco faccio il cantante» (a Riccardo Signori).
• Dopo dodici anni trascorsi a Formia, è tornato a vivere a Napoli.