Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Rosignano Solvay (Livorno) 6 marzo 1983. Judoka. Medaglia d’oro nella categoria -57 kg alle olimpiadi di Pechino (2008). Quinta ai mondiali 2007 e agli europei 2005 e 2008. «Mi sono sempre piazzata quinta: mi sono anche chiesta se dipendesse dal mio nome. Adesso dovrei chiamarmi Primavalle...». Alle olimpiadi di Londra (2012) sfiora il podio, perdendo la finalina per il terzo e quarto posto.
• Alta 1,73 m, ha accettato di scendere dai 63 ai 57 chilogrammi per far valere la statura in una categoria più leggera: «A 63, non li pesavo tutti, perché non sono una mangiona. Così, non è neanche un problema mantenere il peso». Da bambina, ha provato il basket, il nuoto e un po’ di atletica a scuola. Ma il judo le riusciva meglio e i genitori erano contenti. In palestra andava già il fratello maggiore Manuel, nome spagnolo, come quello del bisnonno materno: la nonna, Juana, è originaria della Gran Canaria e conobbe il marito, un livornese imbarcato sulle petroliere prima di comandare navi da crociera, in uno dei suoi viaggi. Negli esordi sul tatami fu accompagnata dal gemello Michel. A 16 anni, dopo le prime gare nazionali, lasciò la famiglia e il 3º anno del Linguistico a Livorno per trasferirsi a Ostia, nel Centro tecnico della Federazione, poi è entrata nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle. «Ho preso un diploma all’Istituto per le Attività sociali, ma non chiedetemi che cosa sia né a che mi serva. La mia vita è il judo».
• Sposta con Orazio, judoka anche lui, hanno un figlio Leonardo, nato nel 2013.