Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Gianni Quaranta

• Arsié (Belluno) 30 agosto 1943. Scenografo. Nel 1977 vinse il Nastro d’argento per In nome del papa re (regia di Luigi Magni), nell’87 l’Oscar per Camera con vista (James Ivory), nomination anche per Fratello sole, sorella luna (1974) e La traviata (1983, premiato col Nastro), entrambi di Franco Zeffirelli.
• «Famiglia altoborghese. Cresce a pane, latte e lirica, fra tele e tempere, i giocattoli preferiti. Dopo il liceo artistico, l’Accademia delle Belle Arti a Milano, la facoltà di Architettura, e dopo aver creato le scenografie di tanti allestimenti in scena alla Fenice, alla Scala e al Metropolitan di New York, conquista il cinema. Ma il tavolo da disegno non basta, diventa anche regista di opere verdiane e pucciniane. E del musical su Cristoforo Colombo, Datemi tre caravelle» (Micaela Urbano).
• Fu lo scenografo degli spot storici del Mulino Bianco «in cui papà, mamma, due figli e nonni lasciavano il grigiore della città per rifugiarsi, appunto, nel mulino bianco appositamente restaurato dalla produzione. Una produzione non da poco, visto che fu affidata a tre premi Oscar: Giuseppe Tornatore alla regia, musiche di Ennio Morricone, scenografia di Gianni Quaranta. (Valentina Giannella).
• È noto anche come l’architetto dei miliardari: «Cominciò tutto con Renzo Mongiardino. Lui mi convinse a seguirlo nel cinema, a fare e rifare le case di personaggi come i Rothschild, Onassis».