31 maggio 2012
Tags : Franco Quadri
Biografia di Franco Quadri
• Milano 16 maggio 1936 – Milano 26 marzo 2011. Critico teatrale. Direttore della casa editrice Ubulibri, ha fondato il premio Ubu. Scriveva per numerose riviste e per Repubblica. Dal 1979 ha curato il Patalogo, annuario del teatro italiano. Dal 1983 al 1986 diresse la Biennale di Venezia. Ha tradotto testi di Samuel Beckett, Copi, Genet, Lepage, Lagarce, Bond.
• «Spinge più in là il ruolo del critico che si pone il problema delle nuove generazioni della scena e dei nuovi linguaggi (dirige dal ‘90 l’École des Maîtres, presiede la giuria del Premio Riccione dal 1995 al 2007). In questa veste ha dominato la critica italiana, imponendo autori e artisti, scoprendone di nuovi (i Magazzini, Mino Bertoldo, Antonio Rezza, i Motus, i Fanny), e per questo amato e odiato, lodato e avversato, elogiato e accusato di parzialità specialmente da artisti che avevano tutti i difetti che criticavano in lui. La risposta di Franco era la tenerezza sincera che conservava per il teatro e che ora fa pensare a molti di noi che con lui davvero finisca un’epoca» (Anna Bandettini)[Rep 28/3/2011].
• «Artisticamente io sono nato con Franco Quadri. I miei primi anni di regista devono molto al suo incoraggiamento. Ma proprio questo ruolo di sostegno e attenzione, che poi ha avuto anche per altri artisti, di altre generazioni, è stato il modo in cui Franco ha vissuto il lavoro del critico, la sua unicità di essere critico, saggista, traduttore. Un ruolo che non esisteva, che si era inventato lui perché sapeva che era necessario. Non per sé, ma per il teatro» (Luca Ronconi).
• «È stato certamente l’unica figura europea di esperto del teatro che fin da giovane ha scelto di viaggiare ovunque per rendersi conto delle espressioni e delle pratiche sceniche di più Paesi, è stato tra i pochi che non si sono limitati a registrare le realtà in essere preferendo incidere sui tessuti teatrali costituiti e su quelli emergenti attraverso progetti, convegni, festival e apporti di consulenze, ed è anche efficacemente stato un campionatore e sistematizzatore dei panorami spesso effimeri del teatro» (Rodolfo di Giammarco) [Rep 27/3/2011].
• «Era il maggior critico militante in circolazione» (Franco Cordelli).
• Due figli, Jacopo e Lorenzo.