31 maggio 2012
Tags : Isolde Kostner
Biografia di Isolde Kostner
• Ortisei (Bolzano) 20 marzo 1975. Ex sciatrice. Medaglia d’argento in discesa libera alle Olimpiadi di Salt Lake City (2002), due volte campionessa del mondo in superG (1996 e 1997, seconda nel 2001), medaglia di bronzo in discesa e superG alle Olimpiadi di Lillehammer (1994). Nel 2000/2001 e 2001/2002 vinse la coppa del Mondo di discesa, prima donna italiana a fare il bis. «Mio padre diceva che una ragazza, se vuole fare sport, rischia meno di un ragazzo: se non riesce a sfondare può sempre sposarsi, mentre un uomo diventa un disoccupato».
• Figlia di Oliva e Ullrich, decoratore del legno: «Tutto è cominciato con le scampagnate domenicali della famiglia Kostner, i picnic sulla neve, le prime scivolate sui campetti. Poi un centro Fisi le diede i primi rudimenti e successivamente andò allo sci club Ortisei. La prima vittoria? In gigante, anzi, un gigantino, quando era in prima elementare. Aveva il numero 2, la numero 1 cadde e sul gradino più alto del podio salì lei. Non sapeva che ci avrebbe preso gusto... Ma c’era un problema. Isi da ragazzina vinceva, ma il suo stile non era bello da vedere, quelle gambe larghe non erano il massimo dell’estetica. Oltretutto non appoggiava bene il peso sullo sci esterno, quello che nei canoni sopporta il peso vero della curva. Così quando aveva 12 anni il suo allenatore la costrinse a riunire gli sci. “Le tue ginocchia si devono toccare”, le disse. E lei ci provò, ci riuscì anche, ma i suoi risultati precipitarono. La salvò il norvegese Furuseth, che nella seconda metà degli anni Ottanta in coppa del Mondo introdusse il concetto dell’indipendenza delle gambe. E, quando l’allenatore si stancò di ripeterle cento volte la stessa cosa e le disse: “Scia un po’ come vuoi”. Isi riallargò i suoi sci e riprese a vincere» (Pierangelo Molinaro).
• Terza di reggiseno, dice che quando gareggiava era un problema: «Nella mia squadra solo un’altra aveva una taglia in più rispetto a me, Sovrana Welf. Il paradosso è che le altre ci invidiavano, ci dicevano sempre beate voi, ma parlavano appunto da donne. Da sciatrici sapevano di essere avvantaggiate e noi glielo ricordavamo».
• «Mi sarebbe piaciuto recitare, cantare, ballare, ma erano altri tempi. Non avevo manager, ed i guadagni di due sponsor, un produttore d’olio ed una ditta di integratori, li ho versati alla federazione secondo le regole del dilettantismo. Se avessi potuto incassarli non starei qui con la valigia in mano, tutte le settimane, in treno da Verona a Chieti per insegnare atletica leggera alla facoltà di scienze motorie».
• Sposata dal 15 ottobre 2006 con Werner Perathoner (da non confondere con l’omonimo discesista azzurro degli anni Novanta). Incinta, si ritirò dalle gare alla vigilia delle Olimpiadi di Torino: il 14 gennaio 2006, in occasione di una manifestazione in piazza del Duomo a Milano in favore dei Pacs, il quotidiano dei cattolici Avvenire le dedicò un editoriale entusiasta. Due figli: Davide (9 luglio 2006) e Gabriele (aprile 2008).
• «Nel 2012, rinviata a giudizio a Bolzano insieme alla collega Denise Karbon per presunte sottrazioni al fisco di introiti incassati da sponsorizzazioni. Per Isolde, la responsabilità sarebbe di un intermediario finanziario infedele: “Una beffa, la vittima sono io».
• Cugina di Carolina Kostner (vedi).
• Ha l’hobby dell’uncinetto.