31 maggio 2012
Tags : Carolina Kostner
Biografia di Carolina Kostner
• Ortisei (Bolzano) 8 febbraio 1987. Pattinatrice su ghiaccio. Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sochi 2014, medaglia d’oro ai mondiali 2012, d’argento ai mondiali 2008 e 2013, di bronzo a quelli del 2005, del 2011 e del 2014. 5 volte campionessa europea (2007, 2008, 2010, 2012 e 2013). Portabandiera azzurra alle Olimpiadi 2006. «Odio eseguire gli axel, i salti più difficili. Ma li devo fare».
• Figlia di Patrizia fra le migliori pattinatrici azzurre degli anni Settanta, ed Erwin (7 aprile 1958) terzo hockeysta azzurro per numero di presenze (212), cugina di Isolde, mito dello sci alpino (vedi), ex fidanzata del marciatore Alex Schwazer, oro della 50 km alle Olimpiadi di Pechino.
• «Il talento lo ha sempre avuto. Un talento grande, enorme. Sin da quando, tredicenne, spinta dai propri sogni, lasciò Ortisei per trasferirsi in Baviera, a Oberstdorf, per allenarsi alla corte di Michael Huth. Un talento fatto di grazia, di eleganza e di una pattinata profonda, rapida, incisiva, senza eguali» (La Gazzetta dello Sport).
• «Le gambe: sinuose, lunghe, infinite. Le gambe di Carolina Kostner non sembrano quelle di una pattinatrice. Una pattinatrice ha bisogno di baricentro basso. Lei lo ha alto, più alto di tutte. Ed è anche per questo che sul ghiaccio è la più bella. Sempre, a prescindere. È elegante, suadente, veloce, morbida, aggraziata, con quella scivolata così profonda che è diventata un marchio di fabbrica» (Andrea Buongiovanni).
• «È un’icona nel mondo del miglior made in Italy. Un simbolo vincente, un’espressione sublime della nostra arte sportiva» (Daniela Cotto).
• «Se consideriamo italiana Carolina Kostner finiremo con considerare italiano anche l’imperatore Francesco Giuseppe» (Francesco Cossiga).
• È iscritta al Dams di Torino: «è dura. Sono sempre in giro e quando non capisco qualcosa, non ho nessuno a cui chiedere chiarimenti».
• «Tutti mi idealizzano come una fatina, una principessa sulle lame, ma io sono una ragazza moderna, mi capita anche di dire parolacce» (a Emanuela Audisio).
• Tifa per la Juve.