31 maggio 2012
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Biografia di Marina Jarre
• Riga (Lettonia) 21 agosto 1925. Scrittrice. Ultimo libro: Fuochi (Claudiana, 2014).
• «Figlia d’un padre di famiglia russo-lettone ed ebrea (Samuel Gersoni, cognome che va pronunciato con suono gutturale) e di una madre italiana di famiglia valdese (Clara Coïsson, traduttrice per Frassinelli ed Einaudi di molti classici tedeschi e soprattutto russi, da Cechov a Tolstoi, da Dostoevskij a Pasternak, da Turgenev, a Bulgakov), la sua educazione è stata multanime e multilingue. In seguito al patto Molotov-Ribbentrop la Lettonia è considerata zona di influenza sovietica e nel 1940 viene annessa all’Urss come quindicesima repubblica. Solo un anno dopo è occupata dai tedeschi che la tengono fino alla fine della guerra quando tornerà a far parte dell’Unione Sovietica (è diventata nuovamente indipendente nel 90-91). Le due figlie (Marina e la sorella minore Sisi) vengono portate dalla madre in Italia e affidate alla nonna, crescendo lontane dal padre e dalla sorellina Irene, che Samuel Gersoni ha avuto da un’altra donna» (Giovanni Tesio). Segnata da questa separazione, parla del padre nei romanzi autobiografici (per Einaudi): Ritorno in Lettonia (2003), Un leggero accento straniero (1972) e I padri lontani (1987).
• Nel 2004 finalista della XXIII edizione del Premio Grinzane Cavour per la sezione narrativa italiana insieme a Elena Gianini Belotti e Andrea Vitali.
• Sposata con Giovanni Jarre, quattro figli.