Rassegna, 30 maggio 2012
Siria: Ue e Stati Uniti espellono gli ambasciatori
• Ieri undici Paesi occidentali, tra cui l’Italia, hanno espulso i diplomatici siriani ritenuti ormai «persone non grate». Poche ore prima, l’Onu e associazioni umanitarie come Human Rights Watch avevano confermato che gran parte delle 108 vittime, tra cui 49 bambini, avevano subito esecuzioni sommarie casa per casa. Il capo delle operazioni di pace delle Nazioni Unite Hervé Ladsous ha spiegato: «Per gli uccisi da armi pesanti è chiaro che la responsabilità ricade sul governo di Damasco, gli altri, morti a causa di armi bianche, potrebbero essere attribuiti agli shabiha, le milizie locali fedeli a Bashar Assad». Mentre il dittatore siriano accusa i «terroristi» e subordina la riuscita del piano Annan alla «fine del traffico di armi» destinato ai ribelli. [Paci, Sta]
• Il presidente francese Francois Hollande non ha escluso un intervento armato in Siria, «a patto che sia effettuato nel rispetto del diritto internazionale, ossia dopo una deliberazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu». Il ministro degli Esteri Laurent Fabius ha specificato di non ipotizzare un intervento di terra. La Casa Bianca, che vorrebbe che Assad lasciasse il potere accettando l’esilio, fa sapere di non ritenere adesso l’intervento militare in Siria la via giusta perché porterebbe più caos e stragi. [Caprara, Cds]