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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Tangenti alla Bpm, in manette Ponzellini

• Massimo Ponzellini, presidente di Impregilo Spa ed ex presidente di Banca Popolare di Milano, è finito agli arresti domiciliari assieme al collaboratore Antonio Cannalire (imprenditore nel settore delle slot machine) nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano su un finanziamento da 148 milioni di euro erogato da Bpm alla società Atlantis/BPlus, collegata al clan mafioso di Nitto Santapaola. Le persone indagate sono in tutto sei, accusate a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione, appropriazione indebita, emissione di fatture per operazioni inesistenti e riciclaggio. Tra questi c’è anche l’ex direttore generale di Bpm Enzo Chiesa e il deputato del Pdl Marco Milanese, già ufficiale della Guardia di Finanza e consulente dell’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti. Secondo gli inquirenti, nel 2009 Ponzellini avrebbe erogato indebitamente dei finanziamenti in favore di diverse società, con il sostegno di una «associazione affaristica criminale» coltivata all’interno della Banca, dietro pagamento di tangenti per circa 5,7 milioni di euro. L’intermediario con gli imprenditori era il suo “braccio destro” Antonio Cannalire, al quale si sarebbe rivolto Francesco Corallo, figlio di Gaetano, esponente del clan mafioso siciliano di Nitto Santapaola. Per l’approvazione del finanziamento di 148 milioni ad Atlantis, società di videopoker facente capo a Corallo con ramificazioni offshore nelle Antille Olandesi, Ponzellini si sarebbe speso «personalmente in maniera del tutto anomala» e in violazione delle norme anti-riciclaggio. [Colonnello, Sta]