30 maggio 2012
Tags : Barbara Fusar Poli
Biografia di Barbara Fusar Poli
• Sesto San Giovanni (Milano) 6 febbraio 1972. Pattinatrice su ghiaccio, in coppia con Maurizio Margaglio vinse nel 2001 titolo mondiale ed europeo, nel 2002 un bronzo alle Olimpiadi di Salt Lake City (nel 2006 il ritiro dall’attività agonistica).
• «Ballo con un ragazzo più giovane di me e non gli devo neppure lavare i calzini».
• Nella storia il suo sguardo al compagno dopo una caduta alle Olimpiadi di Torino 2006: «Quei ventisei terrificanti secondi di ghiaccio reciproco in mondovisione, hanno aperto in molte coppie effettive un dibattito sui sentimenti che rimanda a Casomai di D’Alatri: quel bel film inframmezzato da spezzoni di ballo in cui proprio Maurizio Margaglio e Barbara Fusar Poli - in un anticipo di realtà - recitavano sui pattini le varie fasi dell’epopea coniugale: dalla danza sfrenata dell’innamoramento fino alla caduta della crisi. La maggioranza tende a prendersela con il maschio. Intanto perché, come spesso capita ai maschi, sarebbe recidivo. Fu già lui a sbagliare nelle precedenti Olimpiadi, propiziando la separazione della coppia: perdonarlo per amor di patria si è dimostrato ancora una volta inutile. Ma la colpa che soprattutto le donne gli attribuiscono sta nel non aver avuto il coraggio virile di consolare la partner davanti al mondo, chiedendole scusa invece di tenerla a distanza con un atteggiamento da maschietto impaurito del terzo millennio. Chi lo difende, una minoranza combattiva, fa notare che lui ha sbagliato per rimediare a un’incertezza di lei, e che lo sguardo della donna - un incrocio fra quelli di Nikita e di Jack lo Squartatore - scoraggiava i tentativi di rappacificazione, suggerendo piuttosto un’immediata richiesta di asilo politico al consolato di Bengasi» (La Stampa).
• È stata commentatrice di Sky alle olimpiadi di Vancouver del 2010
• Sposata con Diego Cattani, olimpionico di short track, due figli.
«Qual è la parte del suo corpo che più apprezza?
“Sicuramente il sedere, anche se fino a qualche anno fa era più sodo, grazie anche ai costanti allenamenti. Comunque dovete chiedere a mio marito…”» (a Style.it).