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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Fabrizio Frizzi

• Roma 5 febbraio 1958 – Roma 26 marzo 2018. Conduttore tv. Più di 2.300 trasmissioni all’attivo («Mi tiene testa solo Pippo Baudo»). Volto storico della maratona televisiva di Telethon. Da ultimo concorrente del talent Tale e quale show, conduttore su Rai1del gioco a premi L’eredità, del Premio tv 2014, di Red or black – Tutto o niente e de I soliti ignoti (su Raiuno dopo il Tg delle 20) e Cominciamo bene (su Raitre alle 10.05). «Sono un tipo tosto e non ho neppure un gran bel carattere. Non a caso sono l’unico che ha litigato, anche di gusto, con diversi direttori di rete».
• Fratello di Fabio, musicista, che ha lavorato alla colonna sonora di molti film e alla sigla di vari programmi televisivi.
• Esordio con il programma per ragazzi di Raidue Il barattolo (1980), quindi Tandem con Enza Sampò (1982), poi, fra l’altro, varie edizioni de I fatti vostri e Miss Italia, il programma abbinato alla Lotteria Italia Scommettiamo che?, Domenica In ecc. «Sono arrivato in Rai con la solita trafila dei provini. All’inizio non sempre li superavo. O meglio, per il provino di uno sceneggiato che si intitolava Delitto in via Teulada, con la regia di Aldo Lado e le musiche di Tony Esposito, in realtà ero stato scelto addirittura per la parte del protagonista. Ricordo come fosse adesso l’ultima telefonata di Lado che mi diceva: “Mi raccomando, tieniti pronto”. Così ancora oggi sono pronto per fare quello sceneggiato che però qualcun altro ha fatto al posto mio. In un altro provino, per un programma della tv dei ragazzi di Raiuno che si chiamava Tre, due, uno contatto! arrivai fino all’ultima selezione, ma venni bruciato da un certo Bonolis».
• «Il momento più imbarazzante fu nella mia prima trasmissione, Il barattolo: dovevo recitare un monologo che gli autori avevano scritto per me e, non avendolo imparato bene, persi il filo e cominciai a bofonchiare parole senza senso. Poi mi fermai facendo la classica “scena muta”, in primo piano, in diretta. Non lo dimenticherò mai. Dopo mi feci un pianto di sfogo giurando a me stesso che non mi sarei mai più fatto trovare impreparato. Da lì è nata la mia proverbiale pignoleria nella preparazione. Il momento di gloria? Quando ho capito che stava arrivando il successo, quello vero. La sera del 5 giugno del 1992 stavo andando con Rita Dalla Chiesa ad un concerto di Antonello Venditti al Flaminio di Roma e fui bloccato all’ingresso da una telefonata eccellente: i vertici della Rai volevano parlare con me per abbinare Scommettiamo che...? alla Lotteria Italia» (a Gigi Vesigna).
• «I fatti vostri sono stati il battesimo del mestiere. Io ho condotto la prima puntata della prima edizione, ricordo bene quando con Michele Guardì costruivamo la scena nella famosa piazza» (a Maria Volpe).
• Dopo una Miss Italia andata maluccio (2002), fu attaccato da Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno («noioso e troppo buonista»). Mariolina Iossa: «Si beccò un bel “Io non faccio tv volgare, non lavorerò mai più con la Rai finché c’è lui”. E fu “esiliato”».
• «Dopo un lungo purgatorio, è riuscito a riaversi perché gli hanno finalmente offerto un format (prodotto all’esterno, casa Endemol) che funziona, I soliti ignoti» (Marco Molendini).
• «Tesorone di mamma tua, ma perché non ti lasciano in pace? Hai passato anni a Frizzolare tra Domenica in… e Scommettiamo che…, trasmissioni tanto per dire che non sapevano neppure trovare un titolo completo, hai dato sorrisi e…, beh, sì, sorrisi, non è che avessi altro ma li hai dati tutti, tutti quelli che avevi per la sacra causa della tv italiana e invece di ringraziarti ti accusano di rincoglionire il popolo? Povero Frizzi, e comunque meglio sorbirsi lui che la Corazzata Potëmkin» (Pietrangelo Buttafuoco).
• Conduttore classico del sabato sera di Raiuno, per cinque anni con Elsa Di Gati ha condotto Cominciamo bene. «È una televisione che tiene compagnia quasi facendo informazione. Certo non è un programma giornalistico ma è di buon livello. Anche dal punto di vista dell’immagine: la scenografia non ha nulla da invidiare a certi programmi da prima serata».
• Sposato a lungo con Rita Dalla Chiesa, di dieci anni più grande, la lasciò per Graziella De Bonis. Ha sposato in seconde nozze la conduttrice televisiva Carlotta Mantovan («ha quasi 25 anni meno di me»), conosciuta durante le selezioni di Miss Italia 2001 e dalla quale ha avuto una figlia, Stella (2013).
• Credente. Devoto alla Madonna di Lourdes.
• Patito di Formula 1, ogni tanto si è fatto fotografare mentre provava in pista una Ferrari. Tifoso del Bologna.