Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Siena 10 aprile 1943. Chirurgo. Rettore dell’Università La Sapienza di Roma, preside di Medicina. Direttore scientifico all’Irccs Neuromed di Pozzilli. Presidente dell’Accademia nazionale di medicina.
• Potente e discusso, dal 1990 «muove i fili dei concorsi e decide i destini dei primari che governano l’attività ospedaliera del nosocomio più disastrato d’Italia. Immune a indagini e polemiche, a ogni elezione viene riconfermato con un plebiscito dai suoi colleghi. Al Policlinico non si muove foglia che Frati non voglia» (Primo Di Nicola & Marco Lillo).
• «Ama vantarsi di aver messo in cattedra 200 prof (docenti anche tre familiari)» (Alberto Custodero & Carlo Picozza). La moglie e la figlia sono docenti, il figlio è primario in cardiochiurgia. Lui ha sempre respinto le accuse: «Parentopoli? Perché non parlate di “Ignorantopoli”? Questo è il vero problema dell’università italiana. Voi giornalisti fate solo folklore!» (al Corriere della Sera).
• Da primario del Policlinico Umberto I di Roma, fu indagato per lesioni colpose ai danni di Serenella Bendia, finita in coma perché le fu somministrato un farmaco a cui era allergica.
• È andato in pensione il 1 novembre 2013, ma continua a dirigere l’Università.
• Sposato, due figli. Le nozze della figlia Paola furono celebrate nell’Aula Grande del reparto di Patologia Generale della Sapienza.