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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Pierluigi Formiconi

• Roma 18 luglio 1948. Esordisce come pallanuotista a soli sedici anni con la S.S. Lazio Nuoto, convocato in Nazionale per gli Europei del 1970 e per i Mondiali del 1973, anno in cui inizia la carriera di allenatore (uno scudetto con la A.S. Roma nel 1999), fino ad arrivare ad allenare il Setterosa (la nazionale femminile di pallanuoto) con cui vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene (2004). Nel 2005 sulla panchina del Settebello (la nazionale maschile) non ebbe la stessa fortuna. Nel 2008/2009 sulla panchina dell’Orizzonte Catania (donne), dal 2012 allenatore della S.S. Lazio Nuoto (maschile).
• «Romano-bene, come si diceva un tempo, del centro, Formiconi ha fatto il 68 in piscina. Una certa fama da latin lover lo avvolge. “Ma quale latin lover. Posso solo dire che con le donne sono stato fortunato. Non ho mai dovuto faticare molto: la mia prima moglie è bellissima, Cristina è bellissima”. Cristina Consoli, ex miss Setterosa, nel 2003 gli ha dato Matteo, il quarto figlio» (Roberto Perrone).
• «Le donne bisogna capirle, sapere quando mollare, avere consuetudine, starci insieme. Bisogna conoscerne gli umori e non è semplice. Uno ci deve nascere, odorare l’aria, capire oggi com’è. Se credono in te si buttano dal quinto piano, se credono in te ti danno anche di più di quello che chiedi. Sono più determinate, hanno il mondo in mano». «Quando alleno per me sono tutti atleti. Non hanno sesso; non faccio differenze particolari nei metodi. Però devo dire che le donne sono molto più attente a tutto, ad ogni aspetto della vita di spogliatoio. Con gli uomini può capitare di avere un rapporto più confidenziale con qualche elemento, con le donne no, loro vogliono sempre sapere tutto e se parli con una devi farlo necessariamente con tutte le altre. Però ti ricambiano dando veramente tutte se stesse, si applicano al massimo e se hanno fiducia in te sono pronte a gettarsi nel fuoco per difenderti. Nella pallanuoto femminile c’è senza dubbio meno forza, ma forse ancora più tecnica che nella maschile».
• Ragazzino, quasi scappò di casa per sostenere un provino con la Fiorentina: «Mio padre mi venne a recuperare con una delle sue massime: “Il calcio no, i calciatori hanno la fronte bassa”».