Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Aldo Forbice

• Agatino Catania 23 settembre 1940. Giornalista. Conduttore del programma radiofonico Zapping (RadioRai 1) fino al 2012. La sua sostituzione da parte della Rai con Giancarlo Loquenzi provocò una lettera di protesta di 32 tre direttori di testata, opinionisti e docenti universitari. «Siamo sicuri che Aldo Forbice, che per anni è andato benone in Rai sia alla destra sia alla sinistra, non paghi oggi l’aver condotto una battaglia dura e spigolosa sui costi della politica e sul dimezzamento dei parlamentari che ha raccolto oltre mezzo milione di firme?» (Gian Antonio Stella) [Cds 26/9/2012].
• Padre imprenditore (aziendina di scarpe), a 18 anni emigrò a Milano con la scusa dell’università. Inizi all’Avanti, poi nella Cgil, «ne dirige un’agenzia di stampa, collabora a riviste economiche di sinistra e da cigiellino si affaccia alla Rai. Fabiano Fabiani gli affida una rubrica tv sui problemi del lavoro, Turno C. Giunto casualmente dove voleva, afferra l’occasione. Molla la Cgil ed entra in Rai. Per 18 anni ha fatto tv, in trasmissioni come Primo Piano e con responsabilità nei servizi regionali. A Zapping, diventata la sua rubrica dopo un corrusco braccio di ferro con Giancarlo Santalmassi, ha decuplicato gli ascolti. È tra i fondatori del sindacato Singrai che si contrappose al comunisteggiante Usigrai. L’ha poi lasciato perché troppo infiltrato da An. Politicamente la pensa così: “Quando si candidarono sindaci di Roma Rutelli e Fini, non votai né l’uno né l’altro”» (Giancarlo Perna).
• Dello Zapping 2.0 condotto da Giancarlo Loquenzi dice: «È un’altra cosa. So che Loquenzi è una creatura di Marco Pannella. Già direttore di Radio Radicale, è stato capo ufficio stampa del Senato. Avrà gli appoggi giusti. Del resto Preziosi tolse a Giorgio Dell’Arti la conduzione di Ultime da Babele, seguitissima, proponendogli di traslocare in una rassegna stampa notturna, che poi fu affidata sempre a Loquenzi. Mi sarei aspettato che alla prima puntata dicesse almeno: “ Salutiamo Aldo Forbice”. Non l’ha fatto. Poco elegante. Zapping io l’avrei condotto anche
gratis. A ogni denuncia dei redditi, il mio commercialista mi dava del matto: “Ma come? Lo fa per questa cifra ridicola?”» (a Stefano Lorenzetto) [Grn 8/10/2012].
• Nel 2012, quando il Pd rimise alla “società civile” di indicare i nomi di sua pertinenza per il cda Rai, inviò il suo curriculum alla Commissione parlamentare di vigilanza. Si presentò così: «Ora che si è deciso di contenere l’eccessiva ingerenza dei partiti nel servizio pubblico e di valorizzare le professionalità, io rientro in questo modello» (Paolo Conti) [Cds 15/6/2012].
• Ultimi libri: Io, ingegner Terrone (Log, 2013), La vita, nonostante (Passigli, 2013).