Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Milano 15 marzo 1947. Ex sovrintendente alla Scala (1990-2005), «fatto fuori (...) al termine di un brutale power play tra Riccardo Muti, Gabriele Albertini, i lavoratori e un consiglio di amministrazione dove siedono calibri come Fedele Confalonieri, Marco Tronchetti Provera, Bruno Ermolli» (Enrico Arosio). Dal settembre 2012 amministratore esecutivo della Fondazione Teatro Regio di Parma su nomina del sindaco Federico Pizzarotti. Dal settembre 2013 presiede dell’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), con mandato fino al 2016.
• Nel 2006 eletto con i Ds al Senato, messo in lista al diciassettesimo posto nel 2008 e quindi non rieletto. Nella lista “Con Veltroni” alle primarie del Pd del 2007. Sostenitore di Umberto Ambrosoli alle Regionali lombarde 2013 e alle relative primarie nel centrosinistra.
• Ha raccontato la sua esperienza di sovrintendente in A scena aperta. Scala e teatri tra riforme e conservazione (Electa, 2007).
• «Visse d’arte e giunse alla sovrintendenza della Scala da candidato ideale: craxiano, ultimo di una famiglia di vecchi riformisti, un nonno nella Resistenza lombarda, un padre tra i migliori amici dell’ultimo Podestà, insomma un milanese che parlava in un certo modo e vestiva in un certo modo» (Filippo Facci).
• Per nominarlo alla Fondazione Teatro Regio di Parma, non avendo lui partecipato al bando comunale e presentato il suo curriculum, «Pizzarotti ha usato un metodo da prima repubblica. Niente più sovrintendente, così chi ha fatto domanda ha sciupato energie. Bensì un direttore generale, che può essere assunto a chiamata. Un modo per far fuori anche il sovrintendente col contratto scaduto il 30 giugno, Mauro Meli, che avrebbe probabilmente avuto i punti per vincere e che aveva risposto al bando» (Giorgio Ponziano). Il suo cachet per il Regio di Parma non è stato reso noto, «si parla di un compenso annuo di 100 mila euro più le spese d’albergo» (Ponziano).
• Tra i 180 mila e i 260 mila euro lordi il suo cachet annuo alla Scala, secondo le cifre fornite da diversi esponenti del centrodestra milanese e lombardo per contestare quanto corrisposto al suo successore Stéphane Lissner [Annachiara Sacchi, Cds 7/7/2012].
• Figlio di Ciro Fontana, storico segretario generale di Palazzo Marino.
• È nel club dei verdiani con il soprannome Messa da Requiem.
• Sposato con Roberta Cavallini. Un figlio.
• Tifa per il Milan.