30 maggio 2012
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Biografia di Pietro Folena
• Padova 14 agosto 1957. Politico. Eletto alla Camera nel 1987, 1992, 1996, 2001, 2006 (Pci, Pds, Ds, Rc).
• Cooptato da Alessandro Natta, segretario del Pci che puntava a rinnovare la classe dirigente dopo la morte di Berlinguer, nell’85 diventò capo della Fgci nazionale. Con l’arrivo di Achille Occhetto alla segreteria, prese la guida del Pci in Sicilia. Dalemiano nella Bicamerale, veltroniano nel primo dopo Prodi, in seguito al Congresso di Pesaro che elesse segretario Piero Fassino, diventò esponente di spicco del Correntone. Nel 2005 uscì dal partito e fu tra i fondatori di Uniti a sinistra, associazione esterna a Rc, «la prima arcata del ponte per costruire una nuova sinistra, quella alternativa, vicina al sindacato e ai movimenti». Nel 2008 ricandidato con la Sinistra-l’Arcobaleno in deroga al regolamento interno, (aveva già più di due legislature alle spalle) suscitando polemiche nel partito, non è stato rieletto. Alla fine del 2009 aderisce al Pd. Nel 2012 ha dato vita, insieme a Carlo Ghezzi della Cgil e ad altri esponenti del movimento sindacale, dell’ambientalismo e della società civile, al Laboratorio Politico per la sinistra e nel 2013, con Cesare Damiano, Vannino Chiti, Mimmo Lucà e i cristiano sociali alla Costituente delle Idee, due soggetti politici aventi la finalità di rimettere al centro della vita del Partito democratico tradizionali contenuti di sinistra. Ha sostenuto la candidatura di Gianni Cuperlo a segretario del partito.
• È stato editorialista per Epolis, conduttore RedTv, presidente Italiatour Airlines. È commentatore politico di Lettera 43 e presidente dell’associazione Metamorfosi, alla guida della quale ha organizzato mostre su Michelangelo a Roma, Napoli e Milano «La classe politica dovrebbe imparare questo da Michelangelo: superare ogni forma di narcisismo per rimettersi sempre in discussione. Nel 1984 Enrico Berlinguer si accasciò sotto i miei occhi, sul palco di piazza della Frutta a Padova. Berlinguer era molto simile a Michelangelo: inflessibile con se stesso, tormentato. Ci vuole autocritica e onestà» (a Roberta Scorranese) [Cds 9/3/2011].
• Del 2013 è il libro-intervista Il potere dell’arte (Datanews).
• «Uno che Cossiga amava chiamare Pietro “Falena”, per via della generosa esposizione ai riflettori» (Monica Guerzoni).
• Sposato, tre figli, Camilla, Gianfranco e Lucrezia. Interista.