30 maggio 2012
Tags : Marta Flavi
Biografia di Marta Flavi
• (Marta Fiorentino) Roma 9 aprile 1951. Conduttrice tv. Nota soprattutto per il programma Agenzia matrimoniale (in onda per sette anni a partire dall’89), uno dei primi esperimenti di tv dei sentimenti (5.000 incontri certificati). Ex moglie (giugno 1987 - dicembre 1990) di Maurizio Costanzo: «Ringrazio Maurizio Costanzo di avermi sposato. E di avermi lasciato».
• «Non è una diva televisiva: grazie a Dio. Non squittisce giuliva, non sgambetta, non esplode in risatine torrenziali (e demenziali). Con la sua pacata, rispettosa semplicità, ce li fa accettare questi personaggi di Agenzia matrimoniale. Se non proprio amare» (Beniamino Placido) [Rep 5/2/1989].
• La sua carriera subì una battuta d’arresto a fine anni Novanta: «Mi ero presa un anno di pausa dalla televisione e, quando ho cercato di rientrare, ho trovato tutte le porte chiuse. Poi mi hanno offerto di partecipare a un reality show. Non ho mai pensato di accettare» (a Luca Dini) [Vty 8/7/2008].
• Dal 2007 ha condotto alcuni cicli de La mezzanotte di Radio 2. Vista in tv nella stagione 2009-2010 con la rubrica Mi manchi all’interno di Unomattina weekend (Raiuno). Ha curato la posta del cuore per alcune riviste settimanali (Visto, Nuovo).
• Nel dicembre 2007 alcune intercettazioni telefoniche fecero emergere una sua richiesta di raccomandazione a Silvio Berlusconi per la fiction Incantesimo 10: «Ho fatto un regolare provino. Che è andato molto bene. Sulla mia cassetta ci hanno scritto 4 b. Quattro volte buono. La mia agenzia me l’ha detto chiaro: Marta, o ti trovi anche tu una spinta o quel lavoro non lo avrai mai. Io allora ho chiamato Berlusconi. (...) Da tempo non lavoro, faccio ospitate, ora ho uno spazio da opinionista a Festa italiana su Raiuno. Speravo di entrare nel giro delle fiction» (a Giovanna Cavalli). Nonostante l’intervento del Cavaliere, la parte non le fu assegnata: «Voglio però ringraziare pubblicamente Berlusconi e scusarmi con lui se gli ho procurato dei fastidi, ma non bisogna mai vergognarsi di chiedere lavoro» [a Dini, cit.].
• Colleziona oggetti che trova durante i suoi viaggi e bicchieri «gialli e blu» [N20 1/4/2010].