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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Rino Fisichella

• (Salvatore) Codogno (Lodi) 25 agosto 1951. Arcivescovo. Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione (isituito da Benedetto XVI nel 2010). Già rettore della Pontificia Università Lateranense (dal 18 gennaio 2002 al 30 giugno 2010), presidente della Pontificia Accademia per la vita (dal 17 giugno 2008 al 30 giugno 2010), e vescovo ausiliare di Roma. Nel 2009 il suo nome fu tra quelli dei possibili successori di Dionigi Tettamanzi a Cardinale di Milano. «Non è lecito impedirci di intervenire su questioni su cui si gioca il futuro della società».
• Nato da una famiglia semplice (madre casalinga, padre benzinaio), ordinato presbitero nel 1976 e vescovo nel 1988.
• Considerato tra i più autorevoli teologi italiani, è autore e curatore di numerosi volumi tradotti in diverse lingue e di molti articoli per riviste scientifiche ed internazionali.
• «Conosciuto nella Chiesa italiana per essere un ruiniano di ferro. Negli ambienti politici è diventato noto come “cappellano di Montecitorio”. In poco tempo, grazie alla sua estrema facilità di contatto, è riuscito a stringere rapporti cordiali con esponenti politici di ogni gruppo. Il che non gli impedisce di menare micidiali stoccate nei confronti di quelle iniziative politiche – si tratti del Gay Pride o del referendum sulla procreazione assistita – che considera contrari alla linea della Chiesa. Da Ratzinger si è fatto conoscere lavorando come consultore alla Congregazione per la Dottrina della fede» (Marco Politi).
• «Specialista nei temi etici e irrinunciabili che stavano tanto a cuore al progetto culturale ruiniano (vita, famiglia, scuola privata), ha curato personalmente anche la regia mediatica delle conversioni di Oriana Fallaci e di Magdi Allam» (Filippo Ceccarelli).
• È stato lui l’artefice dell’udienza concessa da Benedetto XVI il 27 agosto 2005 alla Fallaci, di cui era diventato intimo amico circa un anno e mezzo prima della morte: «Negli ultimi giorni, a New York, parlammo del paradiso e dell’immortalità dell’anima. E Oriana mi disse: “Se le cose stanno come dici tu, voglio che tu mi stringa la mano sino all’ultimo, quando presto dovrò passare dall’altra parte. Però continua come hai fatto finora: non provare a convertirmi. Voglio restare quel che sono sempre stata, morire come sono vissuta, da atea cristiana”. Alla fine, ora posso dirlo, mi faceva leggere i suoi testi prima di pubblicarli. Parlavamo di politica e di religione, ma anche di cronaca, del senso della vita, del futuro, e pure del Corriere, cui era molto legata».
• Nelle vesti di cappellano della Camera ha guidato delegazioni di parlamentari in pellegrinaggio a Fatima, Santiago di Compostela, Turchia, Terrasanta.
• Sulla partecipazione dei politici al Family Day del 12 maggio 2007: «Forse potevano essercene anche di più».
• Il 31 maggio 2007 partecipò ad Annozero per difendere la Santa Sede dalle accuse contenute nel video della Bbc Sex Crimes and the Vatican trasmesso in quella stessa puntata dal programma di Santoro: «Con la sua forte presenza televisiva, simbolicamente si è caricato sulle spalle la croce del garante. Ora toccherà a lui far sì che la giustizia per i preti pedofili non sia così lenta come pare essere» (Aldo Grasso).
• Il problema della pedofilia «sembra che riguardi solo la Chiesa, ma non è così. Se si considera che in Olanda fino a poco tempo fa esisteva un partito politico a favore della pedofilia, può capire a cosa mi riferisco» (a Francesco Borgonovo) [Lib 16/7/2010].
• Sulle altre accuse mosse alla Chiesa negli anni (corruzione, malaffare, eccesiva opulenza ecc.): «La Chiesa è capace di chiedere scusa e riconoscere i propri errori. Se si comportassero in questo modo anche tanti altri gruppi presenti nella società, probabilmente il mondo sarebbe migliore. Il problema è che solo noi ammettiamo i nostri errori rischiamo di farci carico esclusivo di problemi che non sono soltanto nostri» [a Borgonovo, cit.].
• «Il mio compito è recuperare i valori della fede per quei popoli che dicono d’essere cristiani ma lo hanno dimenticato o sono indifferenti di fronte alla visione della Chiesa. Oppure dicono di essere credenti ma non praticanti. In questi Paesi il progetto del cristianesimo deve tornare a un disegno unitario» [a Borgonovo, cit.].
• Quando il segretario dei Radicali Mario Staderini lo provocò sulla catena d’oro e il croficisso che portava al collo, rispose: «Con questa non ti ci compri neanche un caffè. È bigiotteria» [Monica Guerzoni, Cds 17/2/2012]. In un’altra occasione si presentò a Porta a porta «con un vistoso orologio d’oro poco in sintonia con la povertà predicata da Bergoglio» [Borromeo, Fat 20/11/2013].
• Da presidente della Pontificia Accademia per la vita definì Eluana Englaro «una ragazza mandata a morte», dopo che la Cassazione aveva confermato la possibilità di sospendere la sua nutrizione.
• Considerato vicino al centrodestra. Luigi Bisignani: «Con Alfano e il fidatissimo Maurizio Lupi lavorava sodo al dopo Berlusconi. Alcuni incontri riservati con Casini e Lorenzo Cesa si svolsero proprio Oltretevere, in un ufficio nella disponibilità di Fisichella» (a Beatrice Borromeo) [Fat 20/11/2013]. Pare che Papa Francesco non fosse contento di queste riunioni. La difesa dell’arcivescvo: «Non è una novità se incontro degli amici» (ibid.).
• Quando Monti organizzò la sua lista per le politiche del 2013, si oppose con fermezza all’ipotesi di aggregare in essa i cattolici: «Nessun appoggio a Monti. I cattolici sono in tutti i partiti» [Paolo Rodari, Fog 8/1/2013].
• Non tutti apprezzavano il suo interventismo in politica. Gianfranco Rotondi: «S’immischiava sempre. Dopo una discussione con Casini si mise in mezzo: “Come si permettono questi due di non seguire le mie direttive?” (...) È suo il copyright sui disastri centristi di questi ultimi anni» [a Borromeo, cit].
• Se la prese con Pierluigi Bersani perché alcuni giovani, per festeggiare la sua vittoria alle primarie del Pd (2012), avevano alzato il pugno: «È davvero questo il futuro che abbiamo innanzi? Non credo sia giusto far finta di nulla» [Emiliano Fittipaldi, Esp 8/2/2013].
• Polemiche per avere più volte difeso i comportamenti non in linea con la dottrina della Chiesa di Silvio Berlusconi. Dopo che l’ex premier si era accostato alla Comunione da divorziato, dichiarò: «Il presidente Berlusconi essendosi separato dalla seconda moglie, la signora Veronica, con la quale era sposato civilmente, è tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante. Il primo matrimonio era religioso. Era il secondo che, da un punto di vista canonico, creava problemi». La volta che invece il Cavaliere terminò una barzelletta con una bestemmia, parlò di contestualizzazione: «[Per l’arcivescovo] un conto è bestemmiare d’impeto, con ira, un conto è farlo soavemente, con obiettivi umoristici» (Mattia Feltri) [Sta 5/10/2010].
• Nell’ottobre del 2010 celebrò il battesimo di Emma, figlia dell’ex ministro Mariastella Gelmini e di Giorgio Patelli.
• Organizzatore il 15 e 16 giugno 2013 della giornata dell’Evangelium Vitae, evento dedicato alla tutela della sacralità della vita.
• Il suo primo libro è del 1985: La rivelazione: evento e credibilità. Saggio di teologia fondamentale (Edb). L’ultimo, nel 2011: La nuova evangelizzazione. Una sfida per uscire dall’indifferenza (Mondadori, 2011). Ha scritto anche la prefazione a Il candore delle corniacchie di Totò Cuffaro (Guerini e associati, 2012), dove l’ex presidente della regione Sicilia racconta il suo primo anno di carcere.
• Socio del circolo romano Antico tiro a volo.