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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Lando Fiorini

• (Leopoldo) Roma 27 gennaio 1938. Cantante. Attore. Ultimo di otto figli, si fece conoscere nel 1961, prima al Cantagiro e poi nel Rugantino di Garinei e Giovannini. Nel 1966 a Canzonissima, passò quindi al cabaret sostituendo al Bagaglino Gabriella Ferri. Oggi noto soprattutto come attore-patron di un cabaret trasteverino, il Puff. Visto a teatro l’ultIma volta nel 2012 in Lassatece sta’, semo romani!. «Sono romano ma lavoro come un milanese».
• «La “voce di Roma”. O meglio, il cantattore stradarolo secondo la definizione che ha coniato qualcuno e che a lui non dispiace. La Capitale, per Lando, è “moglie, madre, amante” come canta in un celebre brano» (Gloria Satta).
• «Primo e forse l’ultimo dei grandi cantori della canzone storica romana» (Carlo Moretti). Ha pubblicato molti dischi, l’ultimo nel 2010: Ti presento Roma mia.
• «Quale sia il segreto del suo attivismo (il locale di via Zanazzo dà lavoro a una trentina di persone), del suo entusiasmo, dell’attitudine positiva che ha nei confronti della vita, lo dice da romano: “Lavoro, dignità, core. Ma senza fasse cojonà”. Questa filosofia la trasporta in palcoscenico, dove riesce a vestirsi da giovane sposa, da violoncellista barzellettaro, da vigile urbano, e a cantare, drappeggiato nelle sue celebri camicie di raso, i classici romani cari alla gente, il Barcarolo di Romolo Balzani, Roma nun fa’ la stupida di Trovajoli, le migliori arie di Califano, le antiche serenate» (Rita Sala).
• L’esperienza con Garinei e Giovannini lo portò a cantare anche a Broadway, insieme ad Aldo Fabrizi. Il Puff nacque in seguito, nel cuore di Trastevere, quando dovette reinvantarsi perché non lo chiamava più nessuno. Marcello Marchesi: «Il Puff è lui: Lando, come dire il tronco e l’edera, la perla e l’ostrica, la stecca e il biliardo. Un binomio famoso e rappresentativo del teatro-cabaret romano e nazionale» [Paolo Petroni, Cds 3/1/2014].
• Il manager Rino Fiumara: «Fiorini raccontava storielle spinte. A una festa, col palco davanti alla chiesa, si mise a raccontare la storiella delle suore che inseguono l’uccellino. Salì il prete e gli spaccò il microfono in testa» (a Marco Nese) [Cds 25/7/2007].
• Fatica a suonare la chitarra da quando si è rotto un metacarpo «per dare un cazzotto in faccia a uno de fori, che parlava male di Roma» (a Andrea Scarpa) [Vty 13/4/2011].
• Tifosissimo della Roma, scrisse Forza Roma forza lupi, inno della stagione 1977-78 («Semo romani, ma romanisti de più»). «Una volta con Enrico Montesano, laziale, facemmo una scommessa: chi perdeva il derby si spogliava gnudo e girava attorno alla statua di Garibaldi. Perdemmo 2-1, Montesano mi disse: “Se strilli ‘forza Lazio’ non te faccio spoglia”. Mai, dissi, e gnudo iniziai a correre intorno alla statua. Così sì è bello tifare» [Valeria Ancione, Csp 24/5/2009].
• La sua vita è raccontata da Marisa Angioy in Lando Fiorini. Semplicemente… Un artista (Greco & Greco, 1992).
• Sposato con Anna: «È la stessa fidanzatina alla quale per regalo portavo la mela più bella che prendevo di notte ai mercati dove facevo il facchino». Due figli: Francesco Saverio e Carola, cantante che si occupa anche dell’amministrazione del Puff.