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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Donatella Finocchiaro

• Palermo 16 novembre 1970. Attrice. Tra i suoi film Angela (regia di Roberta Torre, 2002), Perduto amor (Franco Battiato, 2003), Il regista di matrimoni (Marco Bellocchio, 2006), L’abbuffata (Mimmo Calopresti, 2007). «Io non mi sento tanto bella, ho pure un dente storto».
• «Da bambina voleva diventare ballerina o suora. Non ha mai fatto né l’una né l’altra. Poi, crescendo, per accontentare il papà imprenditore, si è laureata in Giurisprudenza. Voto finale 105, tesi in Medicina legale, ritrovandosi poi a vent’anni a lavorare in uno studio legale di Catania» (Lucio Giordano).
• «Il suo grande amore è sempre stato il teatro. Nel 1999 è stata notata ne Le Troiane di Van Huck. A quel punto il salto verso il cinema è stato più facile. Nel 2001 Roberta Torre la sceglie per interpretare Angela nel film che le darà la notorietà. La pellicola arriva a Cannes e al Sundance Festival di Robert Redford. Occhi come olive nere, capelli scuri, forte accento siciliano» (La Stampa).
• L’incontro col cinema è legato ad una polaroid: «Me la scattarono durante il casting per Angela, a Catania. Mi accompagnò mia cognata che fa l’attrice. Dopo un mese è arrivata la telefonata: mi dicevano che avevo la faccia giusta per quel personaggio. Così è iniziata l’avventura».
• «Al padre, la mafia ha fatto saltare in aria l’industria di carta. E lei per tutta risposta recita in teatro L’istruttoria, un testo sulla morte di Giuseppe Fava, il giornalista e drammaturgo assassinato proprio da Cosa Nostra, scritto dal figlio Claudio. Non solo, ma è stata anche protagonista del film Sulla mia pelle di Valerio Jalongo, ambientato a Napoli, dove invece della mafia è la camorra a minacciare un imprenditore, proprietario di un caseificio. La sua sembra quasi una crociata» (Emilia Costantini).
• Ha interpretato Adriana Faranda nell’ Aldo Moro televisivo di Gianluca Maria Tavarelli (2008); la Maritza di Bocca di rosa (Costantini, 2007) tratto dal romanzo Un destino ridicolo scritto da Fabrizio De André con Alessandro Gennari (Einaudi, 1999); Ada ne Il dolce e l’amaro di Porporati (2007) e la malavitosa che fa innamorare il giudice ne I Galantuomini di Edoardo Winspeare (2008), con cui ha vinto il premio come Migliore interpretazione femminile al Roma Film Festival. Nel 2009 partecipa al grande affresco siciliano Baaria, di Giuseppe Tornatore. Nel 2011 torna a recitare per Roberta Torre ne I baci mai dati, madre di una tredicenne che a Catania finge di aver visto la Madonna. Sempre nel 2011 è Giulietta in Terraferma, di Emanuele Crialese.
• Nel 2013 ha impersonato un trans in Rito di Primavera (Matteo Botrugno, Daniele Coluccini).