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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Gabriele Ferzetti

• (Pasquale) Roma 17 marzo 1925 – Roma 2 dicembre 2015. Attore. È stato il cardinale Siri nel film tv Papa Luciani: il sorriso di Dio (Giorgio Capitani, 2006) e il cardinale König in John Paul II (John Ken Harrison, 2005). Visto da ultimo in Io sono l’amore (Luca Guadagnino, 2009) e Diciotto anni dopo (Edoardo Leo, 2010). «Il più inglese degli attori italiani» (Maria Pia Fusco).
• Studi (abbandonati) all’Accademia Silvio D’Amico, debuttò nel 1949 con la compagnia del Teatro Nazionale di Salvini (Anna Bolena). Nel 1951 l’esordio da protagonista (Sogno ad occhi aperti di Rice con la compagnia di Vivi Gioi). A lungo diretto da Missiroli, ha lavorato spesso con Anna Proclemer. Tra i suoi film: La provinciale (Soldati, 1953, Nastro d’argento come miglior attore non protagonista, interpretava il marito tradito da Gina Lollobrigida), L’avventura (Antonioni, 1960), La lunga notte del ’43 (Vancini, 1960), A ciascuno il suo (Petri, 1967, Nastro d’argento come miglior attore non protagonista), C’era una volta il West (Leone, 1968: era il cattivo claudicante).
• «For ever 40enne, si spartì con Salerno i ruoli incerti, fumosi, dubbiosi dei professionisti in crisi anni ’60, le stagioni del nostro amore e del nostro cinema “europeo”, padre di famiglia (ma anche amante discreto) di fronte ai peccati mortali e-o veniali della società del boom. Fu non a caso il baricentro delle prime storie piccolo borghesi di colf. Finché non arrivò un altro grande borghese, Antonioni, a dare una svolta alla sua carriera con Le amiche (il pittore fallito Lorenzo), poi il fondamentale L’avventura con la Vitti, dov’è Sandro, testimonial dell’impossibilità d’amare con il finale taorminese sull’alba più livida degli anni ’60. Il meglio» (Maurizio Porro) [Cds 3/12/2015].
• «Il mondo dello spettacolo è un’accozzaglia di gente che si dà pacche sulle spalle, che fa la simpatica e la disponibile. Tutti fanno finta di essere amici, si danno un sacco di bacetti, un mucchio di smorfie, che io non sono mai riuscito a fare».
• «Bello “tenebroso e torbido” del cinema anni Sessanta, da giovane completamente imbranato con le donne» (Emilia Costantini) [Cds 24/1/2002].
• «Della sua carriera scintillante e instancabile fa parte l’immagine di attore schivo, abituato a evitare, fuori dal set, le luci dei riflettori e i flash dei paparazzi, meno irruente e meno mattatore di colleghi come Gassman o Sordi, ma perfettamente in grado di incarnare, negli anni, le trasformazioni del carattere virile» (Fulvia Caprara) [Sta 3/12/2015].
• «Un proverbiale “caratteraccio” lo ha sempre tenuto lontano dai riti e dai miti dello spettacolo. Non ha mai fatto parte di clan, di gruppi di potere o di partiti» (Gloria Satta) [Mes 3/12/2015].
• Detto Lallo dai colleghi in camerino (Porro, cit.). «Il Laurence Olivier italiano», così lo definiva Dino Risi (Satta, cit.).
• Sposato con Maria Grazia Eminente, figlia di un noto commercialista milanese. Una figlia, Anna, anche lei attrice.