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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Giovanni Lindo Ferretti

• Cerreto Alpi (Reggio Emilia) 9 settembre 1953. Cantante. «Mio padre è morto quando sono nato. Mi chiamo come lui. Ogni volta che mia madre mi guardava e diceva “Giovanni” aveva un velo di sofferenza negli occhi» (ad Alessandro Ferrucci) [Fat 11/3/2013].
• Album da solista: A cuor contento (con Repubblica XL, 2012), rivisitazione di vecchi brani dei CCCP, e Saga. Il canto dei canti (Sony, 2013), 14 inediti ispirati a un progetto teatrale in cui i cavalli sono i protagonisti. Poi anche un libro: «Pensieri della stalla, sarebbe stato questo il titolo giusto dell’ultimo libro di Giovanni Lindo Ferretti. Invece la Mondadori ha scelto Barbarico, più elegante ma pure più criptico. Ferretti alleva cavalli, allestisce spettacoli con i cavalli, scrive di cavalli, ma si guarda bene dall’usare il termine “scuderia” che fa venire in mente i signorini degli ostacoli e le signorine del dressage. Lui, che come da sottotitolo è “montano italico cattolico romano”, usa proprio “stalla”, che fa venire in mente il presepe. È quindi il libro giusto da gustarsi nei prossimi giorni di Avvento» (Camillo Langone) [Fog 29/11/2013].
• Si fece conoscere con i CCCP, «l’ultima vampata italiana di musica impegnata controcorrente, decisa a cambiare il mondo. Partita da due amici, l’ex operatore psichiatrico presso la Usl di Modena, militante di Lotta Continua e teatrante d’avanguardia Giovanni Lindo Ferretti e il musicista Massimo Zamboni, cui si è aggiunto in un secondo tempo con un apporto determinante il transfuga dei Litfiba Gianni Maroccolo, cooptato inizialmente come produttore, la brigata riesce a realizzare una saldatura storica, politica, culturale e stilistica ineguagliabile. C’è un pizzico d’anarchia, l’omaggio alla Resistenza, la vocazione pacifista e internazionalista (dalla missione in Mongolia ai concerti di Mostar), il legame con gruppi storici come i Nomadi, la musica etnica (concerto con Bregovic), la canzone straniera (l’album omaggio a Robert Wyatt), le religioni alla moda (concerto per il Dalai Lama), le avanguardie musicali (dai punk tedeschi a Jovanotti, Battiato). E ancora legami con la letteratura (nel disco un racconto di Fenoglio), il cinema (col regista Davide Ferrario in vari cortometraggi e nel film Tutti giù per terra, tratto dal romanzo di Culicchia). I CCCP si sciolgono dopo il dissolvimento dell’Urss, continuano poco dopo come Csi, ma le loro abitudini non cambiano: compongono in luoghi particolari come una casa colonica in Val d’Orcia circondata da grano maturo, dove nel luglio 1995 creano le canzoni per l’album Linea gotica, hanno uno stile ruvido e imprevedibile e praticano all’interno un vero socialismo con tutti i profitti divisi in parti uguali» (Mario Luzzatto Fegiz).
• «A un certo punto, uno dalla platea mi gridò: “Ferretti muori per noi”. Gli risposi: “Preferirei risorgere”. Una delle mie migliori battute» (a Ferrucci, cit.). Era un concerto al Palalido di Milano, sul palco anche Amanda Lear, con la quale cantava Tomorrow.
• Nel 2002 ha fondato i P.G.R. (Per Grazia Ricevuta).
• «Dopo i trascorsi punk di una spensierata quanto arrabbiata gioventù, è diventato una sorta di mistico laico della musica alternativa italiana, una figura carismatica che di severità e asciuttezza ha saputo far spettacolo. Ora è pure scrittore» (Marinella Venegoni).
• Da piccolo partecipò anche allo Zecchino d’oro. «Ora è un integralista cattolico ispirato da Ratzinger, ma per molti dei suoi vecchi fan è un traditore» (Ferrucci, cit.). «Benedetto XVI è stato il mio maestro: il rappresentante vivente della tradizione. Quando ha annunciato il suo ritiro è stato come se mi crollasse il mondo addosso. Allora ho pregato: ci sono cose che vanno accolte con meditazione e silenzio. Poi ho visto Francesco alla Loggia. Sono rimasto incantato. E quando si è inchinato per ricevere la benedizione da parte del popolo… Uno dei grandi problemi per i cattolici è la divisione con le Chiese ortodosse. Quel gesto è tipico del mondo orientale, un messaggio di pace a chi ci guarda come fratellastri o nemici. Francesco è uno dei doni più belli che ci ha fatto Benedetto» (ad Alessandro Beltrami) [Avv 18/4/2013].
• Abita ancora a Cerreto, in una vecchissima casa nel cuore dell’Appennino.
• Fitta corrispondenza col Foglio.
• Fitta corrispondenza col Foglio, editorialista di Avvenire.
• Un libro Quello che deve accadere, accade (Giunti editore 2014) racconta il litigio con il chitarrista Massimo Zamboni.