30 maggio 2012
Tags : Maurizio Paolo Ferrari
Biografia di Maurizio Paolo Ferrari
• Modena 22 settembre 1945. Ex terrorista. Condannato per sequestro di persona, rapina e apologia di reato.
• «In principio era “Maurizio il rosso”, figlio adottivo di Maria Teresa. Lo chiamavano tutti così nella comunità di Nomadelfia di Don Zeno Saltini. Non tanto per quella sua capigliatura accesa che gli infiammava lo sguardo, quanto per come usava andar su di giri dinanzi al minimo torto, alla minima ingiustizia. Ma era già il “compagno Mao”, quando venne arrestato a Firenze, il 29 maggio del 1974. Da un paio d’anni era entrato nelle neonate Brigate Rosse, e da quindici mesi era latitante. Fu il primo brigatista a finire dietro le sbarre; trent’anni dopo è l’ultimo a uscirne. Mai condannato per fatti di sangue, ha scontato la massima pena per chi non ha mai avuto l’ergastolo; non ha mai chiesto uno sconto, non ha mai usufruito di un solo giorno di permesso premio, né di un beneficio di legge. Non si è mai pentito, né dissociato» (Silvana Mazzocchi).
• Uscito di prigione nel 2004. Arrestato nuovamente il 26 gennaio 2012 con l’accusa di associazione a delinquere durante un’indagine sugli scontri relativi alla Tav. Tornato nuovamente in libertà, partecipò a scontri con la polizia a Monza durante un presidio contro la Croce Rossa, accusata di speculare sui conflitti internazionali. Assolto dall’accusa di resistenza e non procedibilità per il reato di lesioni per mancanza di querela [Federico Berni, Cds 2/3/2013].