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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Antonio Ferrari

• Modena 3 novembre 1946. Giornalista. Del Corriere della Sera. Tra i suoi libri Islam sì, islam no. Le colpe dei musulmani e le nostre (Le Lettere, 2006). Più di recente, Sgretolamento. Voci senza filtro (Jaka Book, 2013) in cui racconta i retroscena delle interviste a ventisette leader mondiali, realizzate da inviato speciale prima della caduta del Muro. Un’epoca in cui non si poteva contare su internet o cellulari «e gli articoli si dettavano al telefono. Magari, con l’ascoltatore della censura israeliana che si inseriva per chiedere di ripetere un nome che non aveva sentito bene (…). Ma la sua è soprattutto una lezione sulla tecnica dell’intervista, “un’arma formidabile nelle mani dell’intervistatore”, che può degenerare in vanitosa esibizione, piuttosto che nella “radice quadrata della verità”» [Fog 15/1/2014].
· Nel 1983, durante la guerra in Libano, il suo autista lo salvò dal rapimento: Ferrari gli dedicò il libro Sami. Una storia libanese (Liberal Libri, 2001).
• «Esistono per fortuna alcune persone che conoscono il Medio Oriente da molti anni e ricordano ciò che altri ignorano o hanno dimenticato. Antonio Ferrari, corrispondente del Corriere dal Mediterraneo orientale, appartiene di diritto a questa categoria di “guastafeste della memoria”. Ha una lunga familiarità con i Paesi della regione. È stato testimone delle loro crisi. Ha conosciuto tutti i protagonisti della vita politica mediorientale e ha intervistato, fra gli altri, re Abdullah di Giordania, il presidente egiziano Hosni Mubarak, il presidente siriano Bashar Assad, il defunto presidente dell’Autorità nazionale palestinese Yasser Arafat» (Sergio Romano).
· È tifoso della Sampdoria.