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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Ferruccio Ferragamo

• Fiesole (Firenze) 9 settembre 1945. Imprenditore. Presidente della maison Salvatore Ferragamo.
• «Mio padre è morto nel 1960, aveva solo 62 anni e noi figli andavamo dai 17 ai 2 anni. Io ne avevo 14. Morto mio padre, che faceva solo scarpe e soprattutto da donna, è iniziata una seconda era dell’azienda, quella di mia madre Wanda. È una donna che ha grossi meriti: oltre a fare da madre, da padre e da imprenditore, ha trasformato l’azienda di sole scarpe in una cosa dove si crea tutto l’abbigliamento, per uomo e per donna. Dalle scarpe, che rimangono la voce più importante, a borse, abbigliamento, accessori, profumo, occhiali... Mio padre era un po’ artista e un po’ scienziato. Fece un corso di anatomia per studiare il piede. Ha rivoluzionato il mondo delle calzature, ha attirato l’interesse dei grandi personaggi perché faceva cose eccezionali, unendo comodità, creatività e qualità. Nel nostro museo, al secondo piano di Palazzo Feroni, si vedono scarpe fatte con materiali di tutti i tipi: quando non si trovavano le pelli sul mercato, durante la guerra, fece scarpe con carta da caramelle o con rafia, e poi con le pelli più incredibili, di animali stranissimi come i leopardi marini. Usava anche le piume. Ha fatto le scarpe per il film I dieci comandamenti di Cecil B. De Mille; ha avuto clienti come Jean Harlow, Paulette Godard, Greta Garbo, Ava Gardner, Sophia Loren, Anna Magnani, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe, Eva Perón, la regina Elisabetta, la regina Elena, la regina Maria José... Quando si ha un padre così famoso sono sempre grosse responsabilità nel continuare l’attività e cercare di farla crescere» (ad Alain Elkann).
• In azienda dal 1963, «segue inizialmente la gestione della produzione e della distribuzione retail, per assumere poi la responsabilità di amministratore delegato nel 1984» (Luca Fornovo) [Sta 13/6/2011].
• «Probabilmente l’unico presidente di multinazionale della moda capace di fare un paio di scarpe: quando aveva dodici anni, papà Salvatore, primo stilista a servire le dive di Hollywood ma che mantenne sempre l’orgoglio di artigiano, approfittò delle vacanze estive per portare il piccolo Ferruccio (…) in laboratorio e insegnargli il mestiere» (Matteo Persivale) [Cds 2/11/2013].
• Nel 2008 problemi col fisco: L’espresso parlò di un’evasione fiscale, sanzioni comprese, superiore ai 20 milioni di euro. L’accusa sarebbe di «esterovestizione»: una o più società riconducibili allo stesso soggetto economico dichiarano di avere sede fuori del territorio italiano per sfruttare tassazioni agevolate di altri Paesi. Ferragamo: «La vicenda ha origine da accertamenti del 2004 a cui la società si è opposta. La procura di Firenze ha poi ritenuto “clamorosamente smentito nei fatti ogni fine evasivo” e il procedimento è stato archiviato. In sede di contenzioso tributario, poi, su cinque sentenze quattro sono state favorevoli alla società». · Da giugno 2011 Ferragamo è quotata in Borsa: «Non c’è Hong Kong che tenga, diversamente da Prada che ha scelto la via d’Oriente, per Ferragamo la Borsa è Piazza Affari. “Noi facciamo made in Italy. Ci sentiamo italiani e pensiamo sia un dovere quotarsi alla Borsa Italiana” ha ribadito in diverse occasioni Ferruccio Ferragamo» (Antonia Jacchia) [Cds 17/6/2011]. «Ha avuto coraggio Ferragamo. E il mercato l’ ha premiata. La maison fiorentina è stata l’ unica matricola nel 2011 sul listino principale di Piazza Affari. E nonostante l’ annus horribilis il titolo è riuscito ad archiviare l’ anno in rialzo del 10%, seconda migliore performance del Ftse-Mib» (Federico De Rosa) [Cds 29/12/2011].
• «Essere quotati vi ha dato maggiore disciplina come azionisti? “Su questo fronte direi che non ci sono stati cambiamenti significativi, semmai ha rafforzato le decisioni prese. Abbiamo da tempo norme che regolano i nostri rapporti con l’ azienda e tra di noi. Se, per esempio, vado a comprare un paio di scarpe in un negozio Ferragamo lo pago e lo stesso fanno gli altri membri della famiglia”» (Maria Silvia Sacchi) [Cds 6/2/2012].
• Tra prima e quarta generazione la famiglia Ferragamo è composta di oltre 70 esponenti; il marchio ha più di 600 punti vendita monomarca, oltre 3000 addetti. «Dopo la quotazione avete dato un bonus di 1.000 euro a ciascun dipendente. “Abbiamo pensato che lo meritassero. Senza di loro non saremmo qui”» (Sacchi, cit.).
• «Insieme ai sei figli ha costituito La Luce del Sole per investire nelle energie rinnovabili» (Maria Silvia Sacchi) [Cds 7/5/2012].
• «Mai pensato di scendere in politica? “Mai. Apprezzo molto il sindaco Renzi e la sua capacità di decidere. Se mi chiedesse qualche parere sarei lieto di darglielo. Ma io resto un imprenditore”» (Giusi Ferrè) [Cds 17/10/2011].
• «Il mio idolo è Giorgio Armani perchè è un creativo e un uomo di business bravissimo» (Eva Desiderio) [Naz 18/10/2013].
• «Qual è l’argomento più urgente oggi? “I giovani: devono avere la precedenza assoluta. Parlo non solo come presidente di Ferragamo ma anche come presidente di Polimoda, il centro di alta formazione i cui oltre 1000 studenti nell’84% dei casi trovano lavoro dopo sei mesi. Non possiamo deludere gli studenti e i loro genitori con l’impossibilità di avere un’occupazione perché tutto è congelato”» (Sacchi, 6/2/2012 cit.).