Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Milano 6 febbraio 1962. Editore. Presidente e amministratore delegato di Feltrinelli. Figlio di Giangiacomo (1926-1972), che nel 1955 fondò l’omonima casa editrice (lo ebbe dalla terza moglie Inge Schönthal). «C’è una vecchia definizione di Giangiacomo Feltrinelli: bisogna pubblicare i libri “necessari”. È un concetto che continua a piacermi. Come casa editrice di cultura abbiamo questo atteggiamento».
• «Mi sento un editore libero: da schematismi e luoghi comuni. I nostri libri parlano per noi. Esprimono una precisa posizione su varie questioni. La globalizzazione. La guerra. La rivoluzione tecnologica. Il caso italiano. Il tentativo è quello di sollecitare domande e suggerire risposte» (ad Alain Elkann).
• «La casa editrice ha per me la misura giusta per quello che deve fare e che sta facendo. Dietro Mondadori, è per dimensioni una delle primissime sigle italiane. Cento novità all’anno ci permettono di esprimere la nostra linea editoriale, che è fatta di narrativa di tutto il mondo, saggistica non universitaria (e sono pochi gli editori ancora con una proposta di questo tipo), attualità, classici, libri per ragazzi, più esperimenti in altre direzioni. Ogni anno pubblichiamo opere che s’incrociano e troveranno sistemazione tra i titoli più importanti di un catalogo storico che è lì tutto da vedere» (a Ranieri Polese).
• Negli ultimi anni, il gruppo ha acquistato quote nella Scuola Holden per narratori fondata da Alessandro Baricco, in Donzelli, nelle librerie spagnole La Central e in Editorial Anagrama. Di recente, l’acquisto dell’Antica Focacceria San Francesco, società siciliana che gestisce anche lo storico locale palermitano, e l’apertura del canale televisivo La Effe, «fortemente voluto da Carlo Fetrinelli» (Aldo Grasso) [Cds 16/11/2013].
• Nel 2013, alla Borsa di Milano le librerie Feltrinelli hanno conquistato la corona di «miglior azienda italiana dove lavorare».