30 maggio 2012
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Biografia di Daniele Farina
• Milano 23 settembre 1964. Politico. Deputato (XV e XVII legislatura). Storico portavoce del centro sociale milanese Leoncavallo. «Si è beccato nel 1989 una condanna a un anno e sei mesi per il lancio di una bottiglia incendiaria contro un agente che lo inseguiva. La molotov ha fatto un paio di giravolte e si è spiaccicata a terra, risparmiando lo sgherro abietto. Deve al fiasco se la pena gli è stata condizionalmente sospesa. Ha avuto altri dieci mesi nel 1998 per lesioni personali. Altri quattro nel 2000, stavolta per una quisquilia: un concerto non autorizzato dal Comune» (Giancarlo Perna).
• Nel 2006 fu eletto alla Camera con Rifondazione comunista, polemiche quando fu nominato vicepresidente della commissione Giustizia (Libero: «La giustizia in mano a un balordo») e poi quando gli fu affidato il compito di riscrivere, con altri due membri della commissione (Palomba e Paniz), le regole per stabilire l’insindacabilità dei deputati. Nel 2008 si candidò alla Camera con la Sinistra – l’Arcobaleno ma non fu eletto. Rieletto alla Camera nel 2013 con Sel, fa nuovamente parte della commissione Giustizia, oltre che della Giunta per le autorizzazioni e del Comitato parlamentare per i procedimenti d’accusa.
• Nel gennaio 2014 ha fumato una canna alla Camera dei deputati («ma nella zona fumatori, nel rispetto della legge») al cospetto del giornalista che lo stava intervistando, rivendicando il gesto con lo scopo di propugnare la liberalizzazione della cannabis.