30 maggio 2012
Tags : Massimo Fagioli
Biografia di Massimo Fagioli
• Monte Giberto (Ascoli Piceno) 19 maggio 1931. Psicoanalista.
• «Quello che disse: “Freud è un imbecille”» (Goffredo De Marchis).
• «Glorioso e indecifrabile intellettuale del secolo scorso, ispiratore di notevoli e dolentissimi film di Bellocchio che, a rivederli oggi, fanno l’effetto di Von Stroheim» (Michele Serra). «Gli incontri con Massimo cambiano le persone» (il regista Marco Bellocchio).
• «L’ex guru degli anni Settanta, l’ex giovane e talentuosa promessa della psicoanalisi freudiana, che scosse, e secondo alcuni deturpò, fino a guadagnarsi l’esaltante e faticosa fama di eretico (estesa poi, con il trascorrere del tempo, anche alla politica e al marxismo). Assemblee trasformate in psicoterapia di gruppo, le signore dei salotti radical-chic pazze di lui, plotoni di militanti che a sinistra cominciavano a farsi chiamare “fagiolini”. Il Maestro aveva fascino e carisma, genialità e astuzia» (Fabrizio Roncone).
• «Le riunioni dei “fagiolini” si svolgono quattro volte a settimana in Piazza San Cosimato, nel rione Trastevere in Roma. Vi partecipano centinaia di persone. Fagioli, unico oratore, esige il più assoluto silenzio. Le analisi collettive sono gratuite, ma solitamente si lascia qualcosa all’ingresso». (Giancarlo Perna).
• Istinto di morte e conoscenza (Armando, 1972) il libro che lo fece conoscere, nel 1972. Dopo Teoria della nascita e castrazione umana (Nuove Edizioni Romane, 1974) la rottura con la Società psicoanalitica italiana.
• Vicino a Matteo Fago, ex azionista di maggioranza dell’Unità e tra i fondatori (insieme al figlio di Fagioli, Lorenzo) dell’Asino d’oro, la casa editrice che dal 2009 pubblica i suoi libri.
• Amico di Fausto Bertinotti, gli si attribuì un ruolo decisivo nella presa di distanza dai violenti dei centri sociali da parte del leader di Rifondazione comunista. Un po’ meno dopo le sue dichiarazioni su Vendola: «Il problema di Nichi è che non si può essere contemporaneamente cattolici, gay e comunisti. Soprattutto un vero comunista non può essere cattolico, perché il cattolicesimo è intriso di deliri. Credere nell’immacolata concezione è un delirio, l’ho detto anche a Fausto (Bertinotti) altro cattolico finto comunista» (ad Alessandro Ferrucci) [Fat 23/10/2013].
• Possiede la libreria romana Amore & Psiche, la casa editrice Nuove Edizioni Romane e la rivista trimestrale Il sogno delle farfalle. Padrino del settimanale Left (Libertà, Eguaglianza, Fraternità e Trasformazione), lo si pose al centro dello scontro che portò al licenziamento di Adalberto Minucci e Giulietto Chiesa, direttore e condirettore della rivista, a sole due settimane dall’insediamento.