30 maggio 2012
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Biografia di Gimmo Etro
• (Gerolamo) Milano 20 novembre 1940. Imprenditore. Presidente della Etro.
• «Gimmo Etro e Roberta Pontremoli avevano 20 anni quando amoreggiavano alla Canzone del Mare a Capri. Giovani, abbienti e ben nati potevano seguire le tracce di tanti loro amici: il niente. Invece hanno fatto quattro figli: Jacopo, Kean, Ippolito e Veronica e hanno creato un’azienda che come diceva Beppe Modenese è uno dei vanti della moda» (Lina Sotis).
• Tutti i figli lavorano nell’azienda: «Jacopo pensa ai tessuti, Kean crea, Ippolito fa i conti e Veronica pensa allo stile» (Lina Sotis) [Cds 14/1/1999]. Dal 2007 è in causa con Joelle Brown che dice di essere sua figlia [Cds 4/11/2009].
• Nel 1968 fondò Etro, azienda tessile per l’Alta Moda e il prêt-a-porter, i cui uffici si trovano da allora in Via Spartaco, nel quartiere di Porta Romana, a Milano.
• Nel 1984 il Paisley, il disegno cachemire, diventa la cifra stilistica distintiva del marchio.
• Dice di lui il figlio Kean Etro (vedi): «Un uomo curioso, vivace. Dicevano radical-chic. A casa mia giravano artisti, collezionisti, mercanti. Poi penso a quel cliente che mi raccontava di suo padre, grande appassionato del Futurismo: stampava le opere in grande risoluzione, le inquadrava e le appendeva e per lui erano vere. Cosa c’è di più snob: si è permesso ciò che a lui piaceva» (Kean Etro) [Cds 4/9/2005].
• «Si innamorò del Sassicaia, da quando venne in Maremma in cerca di Morgante, il mitico sarto che cuce le più belle giacche da cacciatore» (Laura Dubini) [Cds 28/10/1992].
• Possiede un pied-à-terre a West Broadway, Manhattan (Paola Pisa) [Mes 13/9/2001].
• Nel 1994 agli arresti domiciliari. Deve rispondere di una tangente di 400 milioni, ma nel primo interrogatorio in carcere ammette di aver pagato mezzo miliardo. E torna a casa: «Potevo andare a raccontare tutto già a luglio, collaborare subito con il pool milanese di Mani pulite. Non l’ho fatto per paura di guastare irreparabilmente la mia immagine. E sì che non avevo nulla da nascondere. Di Pietro invece ha avuto rispetto per il mio lavoro» (Paolo Biondani) [Cds].
• Nel 1996 per 140 milioni di lire compra l’80 per cento degli abiti di Rudolf Nureyev [Cds 18/1/1996].
• Nel 1999 fu uno dei sostenitori di Emma Bonino nella campagna di candidatura al quirinale Emma Bonino for president [Cds 20/2/1999].
• Regalò all’amico Cesare Rimini, avvocato, una scultura in ceramica raffigurante una sciatrice, per la sua collezione [Cds 22/5/2006].
• Cesare Rimini sulle sciatrici in ceramica: «Una gioia ed una ispirazione per i miei amici che studiano la moda (...). I maglioni. Ottavio Missoni e Gimmo Etro restano incantati dai maglioni» (Cesare Rimini) [Cds 10/4/2011].