30 maggio 2012
Tags : Paolo Guzzanti
Biografia di Paolo Guzzanti
Roma 1 agosto 1940. Politico. Nel 2001 e nel 2006 eletto al Senato con Forza Italia (presidente della commissione Mitrokhin nella XIV legislatura, 2001-2006), nel 2008 alla Camera col PdL. Nel 2009 rompe con Berlusconi (accusandolo con lettera aperta di essere diventato una sorta di Kim Il Sung). Dopo una breve esperienza nel Pli, chiude la legislatura con l’adesione a Iniziativa Liberale (Gruppo Misto). Giornalista. Scrive su Panorama e sul Giornale, di cui è stato vicedirettore. È stato inviato speciale ed editorialista de La Stampa, inviato di Repubblica. Ha condotto in tv Chi l’ha visto? (il primo anno, con Donatella Raffai: si ritirò spontaneamente perché non ne condivideva l’ideologia), Bar condicio, Rosso di sera. Noto per le sue imitazioni di personaggi politici, soprattutto un Sandro Pertini: chiamò Arbore in tv durante una puntata di Quelli della notte e Arbore credette che fosse davvero il presidente. Confessore di Cossiga, quando Cossiga, da presidente della Repubblica, picconava (e in contrasto per questo con Eugenio Scalfari, allora direttore di Repubblica). Nipote di Elio. Padre dei comici Caterina, Corrado, Sabina, avuti dalla prima moglie Germana.
• Nel novembre 2006, dopo la morte per avvelenamento di Alexander Litvinenko si sentì minacciato in quanto presidente della commissione Mitrokhin e dichiarò: «Se dovessi morire per un raffreddore improvviso o un incidente non ci credete».
• «Giornalista straordinario, lasciava a bocca aperta i giovani cronisti, che l’adoravano, infilzando con corrosiva irriverenza e due tocchi di penna leggera ogni Vostraeccellenza che gli capitava a tiro» (Gian Antonio Stella).
• «Ha fatto il giornalista, sempre con arte, spesso con sprezzo della realtà modesta offerta dalla cronaca» (Pietrangelo Buttafuoco).
• Ha dato il meglio «nell’intervista pirata a Evangelisti (“A’ Frà, che te serve?”), nei resoconti sull’estate degli italiani, a Vermicino, nei reportages sui minatori rumeni, durante la fuga d’amore di Woody Allen e in tanti altri racconti, anche di cose noiose, che pochi altri giornalisti riuscivano, come lui, a coprire d’interesse» (Filippo Ceccarelli).
• Usa un cellulare speciale con un software per difendersi dalle intercettazioni: il “criptofonino”.
• Ultimi libri, Guzzanti vs Berlusconi (2009), Guzzanti vs De Benedetti (2010), Mignottocrazia. La sera andavamo a ministre (2010). Nel 2012 l’autobiografia, Senza più sognare il padre, tutti per Aliberti.
• Dalla seconda moglie Gill Falcigno ha avuto Liv Liberty, Lars Lincoln e Liam Lexington.