30 maggio 2012
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Biografia di Andrea Guerra
• Milano 26 maggio 1965. Manager. Amministratore delegato di Luxottica (dal luglio 2004). Prima stava alla Merloni. Membro del cda Parmalat. Nel 2006 quarto miglior manager europeo del lusso secondo la classifica di Istitutional Investors (maxi sondaggio tra i pricipali investitori e analisti di tutto il mondo).
• Il suo intervento alla stazione Leopolda di Firenze nel 2013, durante la tre giorni della convention renziana, fu apprezzato a tal punto che molti osservatori lo indicarono a più riprese come probabile ministro del futuro governo Renzi (eventualità che non si è poi verificata) «A mio parere gli imprenditori e i gestori di grandi aziende, attraverso il loro lavoro, sono anch’essi protagonisti della politica in modo attivo. La politica non deve essere più monopolio dei politici. Ognuno deve fare la sua parte per cercare di dare a tutti un’opportunità di evoluzione culturale» (a Giovanni Pons) [Rep 29/1/2014].
• Welfare modello Luxottica: «Al salire della qualità del prodotto cresce anche l’offerta di welfare aziendale, si possono avere libri di scuola a prezzi scontati, carrelli della spesa, cure sanitarie integrative. Abbiamo poi introdotto il “job sharing”, significa che se qualcuno ha necessità di stare assente per un periodo può essere sostituito da un parente che ha precedentemente ottenuto il certificato di operaio e conosce il lavoro. Non è una filosofia da “mamma Luxottica” ma uno scambio di bisogni» (a Mario Calabresi) [Sta 2/7/2012]. «Cinque anni fa abbiamo sperimentato un welfare innovativo, composto da spese sanitarie, carrello della spesa, percorso scolastico per i figli dei dipendenti, il tutto per dare serenità alle famiglie. L’ultimo contratto integrativo che abbiamo concluso è stato rivoluzionario. Puntiamo ad allevare nuove generazioni in giro per il mondo, in Italia ci sono eccellenze che il mondo ci invidia. Ciò che manca è lo standard, il livello medio, sotto le eccellenze c’è il vuoto» (a Pons cit.).
• Consigli ai giovani «Scegliete i vostri capi e seguiteli al di là delle cariche e delle etichette. Infine, fate le prime esperienze in società di servizi perché così ogni giorno mettete la vostra faccia di fronte ai clienti». Consiglia inoltre «Di approfondire con tenacia e determinazione le proprie passioni, qualunque esse siano, dal calcio all’impegno sociale. Sono cose più importanti dello studio» (a Calabresi cit.)
• Sposato, tre figli.