30 maggio 2012
Tags : Giorgio Guazzaloca
Biografia di Giorgio Guazzaloca
• Bazzano (Bologna) 6 febbraio 1944. Politico. Dal 2004 al 2009 componente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). Dal 2009 componente del cda del Fondo di Previdenza “Mario Negri”. Ex sindaco di Bologna (1999-2004): presentatosi con una lista civica, nonostante la città fosse considerata un’inespugnabile roccaforte rossa, sconfisse al ballottaggio Silvia Bartolini, candidata del centrosinistra, portando per la prima volta una coalizione di centrodestra alla guida della città. Sconfitto nel 2004 da Sergio Cofferati e nel 2009 da Flavio Delbono.
• «Ha la licenza elementare. Bocciato in seconda avviamento. “Mia madre Adelaide ci restò malissimo. Mio padre Guido disse solo: da domani vieni con me in bottega”. Gli studi proseguirono sulle riviste sgualcite che la madre portava dalle case dove andava a servizio e sui libri presi con i risparmi affidati all’amico letterato Mario: “Facevamo una colletta, 200 lire per uno, e lui ci comprava Hemingway e Steinbeck”. La bottega del padre era una macelleria. I macellai sono la categoria preferita dalle nomenklature che si tramandano di padre in figlio scranni e status, quando vogliono ironizzare sugli intrusi. Accade spesso ai macellai di fare intrusione, almeno da queste parti: figli di beccai erano i Carracci, beccai furono i Bentivoglio prima di farsi notai e signori della città, come si apprende da una pubblicazione stampata nell’80 dal presidente dei macellai bolognesi, Giorgio Guazzaloca. A pagina 2 del libro c’è il saluto del presidente della Federazione nazionale. A pagina 3 quello del presidente della Camera di commercio. A pagina 4 tocca al sindaco Zangheri. Tutti scranni che attendevano Guazzaloca» (Aldo Cazzullo).
• «Un barone universitario disse che un ex macellaio con la licenza media non poteva fare il sindaco di Bologna. Il giorno dopo, Giorgio Guazzaloca fu travolto dall’abbraccio di artigiani e operai comunisti, che come lui non avevano potuto studiare» (Aldo Cazzullo) [Cds 6/2/2012].
• Nel 2013 nominato nel board di Mediobanca al posto di Fabio Roversi Monaco.
• Firmò una versione italiana del libro dello scrittore francese Perec intitolato Mi ricordo… (Alberto Perdisa, 2013), composto da centinaia di frasi che iniziano con «Mi ricordo».
• Tifosissimo del Bologna, di cui sa a memoria parecchie formazioni, a cominciare da quella che il 7 giugno 1964 vinse a Roma con l’Inter l’unico spareggio per lo scudetto della storia del calcio italiano (era allo stadio).
• Monicelli disse che avrebbe volentieri fatto un film su di lui.
• «Va orgoglioso soprattutto per la definizione che gli appiccicò il mitico Sergio Saviane dopo avere scoperto che divorava con piacere carnale Hemingway e Stendhal: “el xè un macellaio umanista”» (Gian Antonio Stella) [Cds 13/5/2011].
• Perse la moglie che lo lasciò con due figlie piccole.
• Nella biografia affidata ad Alberto Mazzuca, Guazzaloca. Una vita in salita (Medimond, 2008) racconta della sua malattia, un mieloma multiplo, e di come la sconfisse.