Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Franco Grillini

• Pianoro (Bologna) 14 marzo 1955. Politico. Presidente onorario dell’Arcigay. Presidente di Gaynet. Nel 2006 eletto alla Camera coi Ds. Alla nascita del Pd, passa coi socialisti di Enrico Boselli. Poi una parentesi all’IdV (2009-2012), con cui viene eletto nel 2010 consigliere regionale in Emilia-Romagna. Attualmente è presidente di LibDem, movimento per le libertà civili.
• Nel 2008 si candidò a sindaco di Roma, esplicitamente contro Rutelli e il suo atteggiamento nei confronti dei gay. «Quasi tutti gli omofobi sono degli omosessuali repressi che avrebbero bisogno di andare dall’analista».
• «Famiglia poverissima, comunista. Il film della mia vita è Novecento. Io sono Olmo Dalco. Identico. Anche fisicamente. Magrissimo. Mi chiamavano Bistecca per quanto ero magro». Il primo grande amore? «Una donna. Innamoratissimi. Durò tre anni. Volevamo fare otto figli. Ma il figlio non venne. Alla fine ognuno andò per conto suo e lei ha fatto sei figli» (a Claudio Sabelli Fioretti).
• «Era il leader del movimento gay e dentro la sede del vecchio Pci entrava in punta di piedi e ne usciva con difficoltà. Ormai storica la sfuriata di Giancarlo Pajetta per la foto di gruppo di dirigenti con omosessuali davanti al Bottegone. C’era Grillini con loro, era l’86. Pajetta non esitò: “Io qui i finocchi non ce li voglio”» (Alessandra Arachi).
• Del 2007 il libro di Claudio Sabelli Fioretti Franco Grillini. Gay. Molti modi per dire ti amo (Aliberti). Nel 2008 Ecce omo. 25 anni di rivoluzione gentile (con Laura Maragnani, Rizzoli).
• «Devo tutto alla mamma: era una operaia e aveva la seconda elementare. Ma mi ha insegnato ad essere libero».