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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Gianluca Grignani

• Milano 7 aprile 1972. Cantante. Autore. Tra i dischi Campi di popcorn (1998), Il re del niente (2005), Cammina nel sole (2008, ottavo al Festiva di Sanremo), Natura umana (2011), A volte esagero (2014).
• «Gli bastò un passaggio a Sanremo perché il suo disco Destinazione Paradiso salisse in vetta alle classifiche di vendita e il suo viso bello e impossibile entrasse nel cuore di milioni di ragazzine di tutta Europa. Un trionfo. Chiunque, al posto suo, si sarebbe montato la testa. Ma lui no, lui si rifiutò di fare l’idolo da saponetta e lo chiarì subito, con i toni arrabbiati di chi non vuol farsi manipolare dall’industria dello spettacolo. Così, dopo il primo album (un milione di copie vendute), arrivò Fabbrica di plastica, che non cavalcava affatto l’onda del successo. Le melodie erano più difficili, i suoni più duri, e chi si aspettava canzoni simili alle precedenti rimase deluso. Risultato: le vendite registrarono un forte calo rispetto al cd di debutto» (Lucia Castagna).
• «L’hanno definito il Modugno del rock, il nuovo Vasco Rossi, il giovane Lucio Battisti ma poi si è perso nella sua Destinazione Paradiso, album che all’esordio (1995) vende due milioni di copie. Una fama inaspettata e improvvisa: “Il successo è la più grande invenzione dell’uomo, ma in realtà non esiste. Quando mi ci sono trovato in mezzo ne sono stato travolto”. Me è un fuoco fatuo, non arriverà più a vette di popolarità così alte, il suo pop-rock scivola via, non il suo tormento interiore. A leggere le sue interviste Freud saprebbe dove cercare. “Mio padre ci ha lasciati quando ero piccolo. Da qui a dubitare di tutti c’è voluto poco. Poi ho trovato forza dentro di me e ho riempito questo buco, anche se rimango sempre un diffidente”. Ci sono anche le molestie subite a 10 anni da un pedofilo: “Quell’episodio mi ha creato delle tensioni che vivo ancora oggi, paura della gente, attacchi di panico, tachicardie”» (Renato Franco) [Cds 14/7/2014].
• «A 23 anni io avevo venduto 3 milioni di copie, ero sottoposto a ogni pressione. Ho sofferto, i media mi davano per pazzo ma sono ancora qui: ho capito chi sono e ho smesso di cercarmi» (a Marinella Venegoni).
• Sposato dal 7 settembre 2003 con Francesca Dall’Olio, da cui ha avuto quattro figli: Ginevra, Giselle, Giosuè Joshua e Giuseppe Joseph. Vive «in una bella villona sulle colline di San Colombano (paesello fra Lodi e Piacenza)» (Luca Dondoni).
• Nel 2007 coinvolto in un’inchiesta per spaccio denominata «Operazione Paradiso»; il giro di cocaina avveniva nell’ex-bar della moglie. La vicenda si è risolta nel 2008 con una condanna a sei mesi e la sospensione della condizionale.
• «La cocaina? È stata un errore tremendo. Pensi che faccia star meglio, invece amplifica i problemi e allontana dalle persone. Ho cominciato da ragazzo. Perché lo facevano gli altri, per divertimento» (a Vanity Fair).
• Il 23 maggio 2014 salì ubriaco sul palco di un concerto di Omar Pedrini a Brescia: «Era un concerto tra amici in una birreria, sono salito sul palco a ballare e stop. Solo che c’era uno col telefonino» (a Luigi Bolognini) [Rep 9/9/2014].
• Il 12 luglio 2014, in vacanza con la moglie e i figli a Riccione, in seguito a un attacco di panico, è stato arrestato dai carabinieri per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Processato per direttissima due giorni dopo, è tornato libero con obbligo di firma, in attesa della nuova udienza fissata per il 16 settembre, quando ha patteggiato un anno di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e ha risarcito le parti lese.
• «I carabinieri li ho chiamati io. Stavo male per miei problemi personali, avevo finito lo Xanax, e per lo stress ho avuto un calo della vista, ma quando i carabinieri hanno cercato di portarmi con sé mi sono dimenato e uno di loro è caduto. Mi dispiace, ma pagherò e con l’udienza del 16 (settembre – ndr) tutto si chiuderà lì. Se non fossi famoso non se ne sarebbe neppure parlato. Solo una cosa è stata davvero fastidiosa: che qualcuno abbia scritto che ho picchiato mia moglie, che quella sera neppure era lì» (a Bolognini, cit.).
• «Non ho nessuna dipendenza, scrivilo, che ho dei figli e non voglio che un domani leggano certe cose del loro padre. Quello che succede è che ogni tanto mi lascio andare, mi sfogo, succede a tanti. Ognuno ha la sua valvola: ho visto gente che si rovinava con il gioco, altri con le donne. Il meccanismo che ci sta dietro è lo stesso: il bisogno di sfogarsi. A volte la società mi comprime talmente tanto che ho delle reazioni, che sono giustificabili. In Inghilterra il venerdì tutti bevono nei pub, da noi non c’è un momento codificato, ce ne sono tanti. Alla società la droga, ogni droga, fa comodo. Negli anni Settanta veniva usata per liberarsi, adesso per destressarsi» (a Silvia Nucini) [Vty 23/7/2014].
• Per anni non è uscito di casa: «Ho avuto paura della gente, per molto tempo. Non sapevo come approcciarmi: l’episodio che dice tutto di me è quello in cui sono a un distributore di benzina, un tipo mi guarda fisso e io gli dico: che cazzo vuoi? E lui: ma tu sei Grignani! Mi sono messo le mani tra i capelli e gli ho chiesto scusa, mi ero dimenticato di essere uno che si poteva riconoscere» [Nucini, cit.].
• Nel 2012 è tornato a Sanremo con Nanì, cantata insieme a Pierdavide Carone e Lucio Dalla, nel 2015 con Sogni infranti.
• Interista. Tifa anche per Valentino Rossi e Roger Federer.