30 maggio 2012
Tags : Emio Greco
Biografia di Emio Greco
• (Eupremio) Brindisi 6 novembre 1965. Ballerino. Coreografo. Ex contadino. «L’armonia mi fa orrore, ballo fra due estremi».
• Tra gli spettacoli: Fra cervello e movimento, Extra Dry, Bianco, Rosso, Anima separata, Hell. «La figura più innovativa ed eccentrica nel panorama della danza contemporanea» (Paolo Cervone), «considerato un numero uno in Francia e in Inghilterra. Andò all’estero perché nessuno, negli anni Ottanta, gli ha dato un’occasione di lavoro: ora in Olanda il suo piccolo gruppo è sovvenzionato dalla città di Amsterdam che offre contratti per quattro anni in cambio di numerose produzioni e di un’alta qualità di lavoro» (Mario Pasi).
• «Piccolo uomo calvo, ossuto e possente» (Leonetta Bentivoglio), «colpisce prima di tutto come performer. Si alza il sipario e lui, solo in scena, afferra l’attenzione dello spettatore e non la molla più. Il suo è un corpo “visionario” (come egli stesso spiega) che riflette impulsi e emozioni. Ma Emio Greco è anche un coreografo e un teorico della danza. Insieme a Pieter C. Scholten, il suo drammaturgo, ha elaborato una teoria di movimento definita “Extremalism”, termine che coniuga estremismo e minimalismo. Molto colto e molto dotto, sembra un tipo noioso. Niente di più sbagliato. I suoi spettacoli raccolgono grande pubblico» (Sergio Trombetta).
• «Dalla Puglia giunsi diciannovenne a Cannes, dove presi qualche lezione di balletto. Ero cresciuto in una masseria. Non avevo visto niente, ero privo di senso critico. Poi a Parigi passai un’audizione con Jan Fabre, con cui ho lavorato per qualche anno. Ma dal 1995 ho preso la mia strada». Determinante l’incontro con il regista olandese Pieter C. Scholten con cui proprio nel ’95 ha fondato la compagnia Emio Greco/PC e messo in scena diversi spettacoli tra cui, ad ultimo, Beyond 1.0 (2009).