30 maggio 2012
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Biografia di Nicola Gratteri
• Gerace (Reggio Calabria) 22 luglio 1958. Magistrato. Pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia a Reggio Calabria, titolare di numerose e delicate indagini sulla ’ndrangheta, tra cui quella sulla strage di Duisburg dell’agosto 2007, nell’aprile 2008 fu scoperta una microspia in un ufficio della procura in cui si chiudeva quando voleva parlare riservatamente con qualcuno (alimentata a batteria, poteva essere ascoltata ad una distanza non superiore ai venti metri).
• Si dice che, nel febbraio 2014, il premier Matteo Renzi lo volesse come ministro della Giustizia. In seguito al colloquio tra lo stesso Renzi e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quella carica è stata ricoperta da Andrea Orlando.
• Terzogenito di una famiglia di cinque figli, maturità scientifica, laurea in Giurisprudenza all’università di Catania. Giovanissimo in magistratura, ha ottenuto la scorta già all’età di 30 anni ed è stato vittima di un attentato, sventato per tempo, all’età di 48.
• Ha arrestato un buon numero di ex compagni di classe che si erano affiliati alla ’ndrangheta. «È stata una cosa difficile da fare, certo, ma che altra scelta avevo?». L’ultimo degli amici d’infanzia a finire in manette è stato un ragazzo con cui Gratteri giocava a calcio all’oratorio, arrestato mentre veleggiava al largo di Miami con 320 chili di cocaina in stiva [Beatrice Borromeo, Fat 21/2/2014].
• Definisce la ’ndrangheta come «l’organizzazione criminale più dura, più cruda e più asciutta che si conosca, quella meno permeabile perché il fenomeno del pentitismo e quasi pari a zero» [Fulvio Milone, Sta 5/1/2010].
• Tra i libri, con Antonio Nicaso: nel 2011 La mafia fa schifo, La giustizia è una cosa seria e La Malapianta e nel 2013 Acqua santissima tutti editi Mondadori.