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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Francesco Gratteri

• Taurianova (Reggio Calabria) 25 febbraio 1954. Capo della direzione anticrimine (da fine 2006). Ex direttore dello Sco e poi questore di Bari. Indagato per i fatti del G8 di Genova (21 luglio 2001). [Vedi anche Michelangelo Fournier]
• Il 5 luglio 2012, dopo undici anni dalla mattanza nella scuola Diaz, durante il G8 di Genova, sono stati condannati i vertici della polizia per il reato di falso e arresto arbitrario. Hanno infatti tentato di aggiustare le prove dopo le botte ai no-global, portando nella scuola due bottiglie molotov. La Cassazione ha condannato definitivamente a 4 anni Francesco Gratteri (altre condanne: 5 anni per il questore Vincenzo Canterini; 4 anni per Giovanni Luperi; 3 anni e 8 mesi a Gilberto Caldarozzi, Filippo Ferri Fabio Ciccimarra, Spartaco Mortola, Nando Dominici, Carlo Di Sarro, Massimo Mazzoni, Renzo Cerchi, Davide Di Novi e Massimiliano Di Bernardini. Prescritti, invece, i reati di lesioni gravi contestati a nove agenti appartenenti al settimo Nucleo speciale del reparto mobile). Gratteri ha sempre dichiarato «quella notte sono stato ingannato» da chi ha fornito prove false e «non devo scusarmi». Negato l’affidamento ai servizi sociali, sconterà la pena ai domiciliari. [Sull’argomento leggi la rassegna stampa del 6 luglio 2012]
• Il 19 gennaio 2013 Gratteri torna nelle pagine di cronaca a seguito di un’intercettazione telefonica che risale al 28 maggio 2010 (quando era capo della Direzione centrale anticrimine), con l’ex prefetto dell’Aquila Giovanna Iurato, coinvolta nell’inchiesta sugli appalti per la sicurezza a Napoli. Nella conversazione la Iurato commenta con una risata il devastante sisma dell’Aquila, che il 6 aprile 2009 provocò la morte di 309 persone. I magistrati napoletani la definiscono «Una risata non giustificabile che non si addice soprattutto a chi ricopre un ruolo istituzionale». La Iurato «scoppiava a ridere ricordando come si era falsamente commossa davanti alle macerie e ai bimbi rimasti orfani», spiegano i Pm. [Leggi qui l’intercettazione]