30 maggio 2012
Tags : Marino Golinelli
Biografia di Marino Golinelli
• San Felice sul Panaro (Modena) 11 ottobre 1920. Industriale. Fondatore dell’industria farmaceutica Alfa Wassermann presente in 60 paesi, gran patito di scienza e di arte: «Non ho la barca, né l’aereo privato e nemmeno la macchina: l’affitto. Ma per l’arte non sto a guardare quanto costa, la compro e basta».
• «È uno di quei grandi eccentrici che si pensa d’incontrare solo nelle pagine dei romanzi inglesi. Self made man, capitano d’industria e al tempo stesso gran cerimoniere che si concede al pubblico in abiti dai colori sgargianti e fogge estrose nelle sere memorabili in cui la sua casa di Venezia su Canal Grande, nei giorni della Biennale è aperta a tutti: jet set dell’arte e peones, invitati e imbucati, damazze e critici tra balli, cadeau, musica, cibo e alcol. A Bologna, nei giorni della fiera dell’arte, si replica nella casa di via Massimo d’Azeglio» (Adriana Polveroni).
• Nel 1988 ha dato vita alla fondazione a lui intitolata che «lavora affinché i bambini e giovani possano crescere con un bagaglio culturale adatto a farne i futuri cittadini del domani, attraverso attività di laboratorio e di divulgazione della cultura scientifica» (Aldo Cazzullo) [Set 27/12/2013]. Per le attività della fondazione ha ricevuto nel 2012 il premio Città di Sasso Marconi.
• Non ama definirsi un mecenate: «I mecenati spendono soldi e basta. Io ho voluto che la mia fondazione avesse un assetto istituazionale di ispirazione anglosassone e di carattere filantropico: un’impresa sociale il cui prodotto, il cui dividendo e il cui profitto finale sono l’educazione, la formazione, la cultura e la crescita della società» [Stefano Luppi, Giornale dell’arte 1/2012]
• Membro dei “200 del Fai”, socio e membro del cda di Arpai (associazione per il restauro del patrimonio artistico italiano), siede nell’advisory board della Peggy Guggenheim Collection di Venezia.
• Nominato cavaliere del lavoro nel 1979, ha ricevuto il premio Città di Sasso Marconi nel 2012, il Nettuno d’oro (massimo riconoscimento della città di Bologna) nel 2011, e la laurea honoris causa in Conservazione dei beni culturali presso l’ateneo bolognese nel 2010.
• Ateo, è amico di Romano Prodi e lo fu di Don Verzé (1920-2011): «Mi comporto come se Dio non ci fosse ma dialogo con brillantissime menti cattoliche» [Roberta Scorranese, Cds 1/12/2011].
• Un sogno: «Quando pensiamo abbiamo un’ attività cerebrale che, penso, somigli a un arabesco straordinario. Mi piacerebbe vederlo disegnato. Chissà» (ibid.).
• Sposato con Paola. Nella loro casa bolognese si trovano opere di Jeff Koons e Laurina Paperina.