30 maggio 2012
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Biografia di Giulio Golia
• Torre Del Greco (Napoli) 7 giugno 1970. Conduttore tv. Notorietà da inviato delle Iene (dal 1998). Inizi a La sai l’ultima? (1994) e Tira e molla (1996-1998). Ha presentato il Festivalbar (2007, con Enrico Silvestrin ed Elisabetta Canalis) e Focus Uno (quattro puntate su Italiauno tra il 2010 e il 2011). Aldo Grasso: «La iena Giulio Golia è la delusione più clamorosa: per mesi si è proposto come il nostro vendicatore, il disvelatore dei mali della società, la iena più iena di tutti, il cantore della tv intelligente e ora è lì a prendere per il sedere i ragazzini che in prima fila si sbracciano per salutare la mamma che li segue trepida da casa, a farsi un bagno di popolarità, a stemperare, con la sua presenza intelligente, il tasso medio di trash» (all’epoca della conduzione del Festivalbar, nel 2007).
• Nell’aprile 2011, durante un servizio in cui si fingeva un immigrato ospite nella tendopoli di Manduria, rimediò un paio di colpi di fucile (per i quali venne arrestato un 34enne della zona).
• In un celebre servizio del novembre 2011 smascherò un ricatto ai danni di attori, cantanti, calciatori e politici, vittime di una tentata estorsione che sarebbe stata messa in atto da una casa editrice siciliana, la Imart, che li avrebbe minacciati di pubblicare le scottanti memorie della pornostar Lea Di Leo se non avessero pagato una somma compresa tra i 10 mila e i 40 mila euro per mettere a tacere il loro caso.
• Nel 2013 incaricato da Marco Occhipinti, autore delle Iene, di indagare sulla storia di Sofia, una bambina di tre anni affetta da una malattia degenerativa. Era successo che, in seguito ad un’ispezione ordinata dal pm Raffaele Guariniello nel 2012, il ministero della Salute e l’Aifa le avevano bloccato la terapia con infusione di staminali all’ospedale di Brescia: il «metodo Stamina» ideato da Davide Vannoni (vedi).
• Fu il primo di una serie di servizi andati in onda con il coinvolgimento di bambini malati e delle loro famiglie, volti a dimostrare al pubblico la bontà del metodo di Vannoni e la mancanza di compassione da parte della comunità medica e scientifica italiana (che non lo ha mai riconosciuto come terapia valida).
• «Ha confezionato una ventina di servizi uno più temerario dell’altro, un manuale della tv del dolore, senza mai farsi venire un dubbio» (Aldo Grasso) [Cds 29/12/2013].
• «A nostro avviso Le Iene hanno gravi colpe nell’avere concorso a costruire, insieme a Vannoni, l’inganno Stamina» scrissero in una lettera pubblica gli scienziati Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini e Michele De Luca [Sta 19/1/2014].
• Sul suo profilo Facebook si difese dalle tante accuse che nel frattempo gli erano state rivolte dalla stampa e dal mondo medico scrivendo di «essere rammaricato, ma di avere la coscienza a posto». Replica di Elena Cattaneo: «Non si può fare una trasmissione televisiva in cui si dice che i cammelli volano e poi chiedere ai fisici di dimostrare che non è così».
• La difesa della trasmissione arrivò nel gennaio 2014: in onda «un minuto dopo la mezzanotte (!): con mezz’ora di ricostruzioni in studio. Dentro c’era tutto quanto, ma proprio tutto: le scuse nel caso in cui eccetera, testimonianze per, testimonianze contro, un sacco di primi piani di bambini ammalati, la terribile vicenda del medico che testa su stesso la cura, il forse sì, il forse no, e hanno fatto tutto gli altri mica noi» (Antonio Dipollina) [Rep 25/1/2014].
• «Alle Iene non si sono mai preoccupati di approfondire il caso dal punto di vista scientifico-medico, che avrebbe potuto rilevare le numerose falle all’interno del metodo Vannoni. Non hanno esercitato alcun senso critico nei confronti di Stamina, né raccontato delle vicende giudiziarie, della frode smascherata dalla rivista Nature o delle analisi che già lo scorso anno mostravano le gravi mancanze e non confromità di quanto veniva iniettato a Brescia (...) Insomma: non si sono preoccupati di fare informazione» [Antonio Scalari, Valigiablu.it 24/12/2013].
• «Il caso Stamina dimostra come Le Iene, che pure ha avuto meriti notevoli nello smascherare tante storture, dà forse il meglio di sé nello scherzo più che nella denuncia» (Andrea Scanzi) [Fat 21/1/2014].
• Ha sposato Claudia nel 2013 su una barca al largo di Procida.