Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Canicattì (Agrigento) 4 marzo 1943 – Palermo 28 aprile 2009. Politico. Eletto alla Camera nel 1996, 2001, 2006, 2008 (Forza Italia, Pdl).
• «Direttore di banca, entrò nel movimento di Berlusconi nel 1995 approdando alla Camera dei deputati nella XIII legislatura, eletto nel collegio di Bagheria. A Montecitorio era entrato a far parte della Commissione Agricoltura. Giudice era stato poi riconfermato nelle successive tre legislature, nell’ultima ricopriva l’incarico di vicepresidente della Commissione Bilancio» (Salvo Toscano) [livesicilia.it 28/4/2009].
• Nel 1996 fu salvato dall’arresto dal voto del Parlamento. Alla fine degli anni ’90 si era ritrovato al centro della più lunga vicenda giudiziaria di mafia e politica (otto anni e dieci mesi), conclusa nel 2007, quando fu assolto dai giudici della Terza sezione del Tribunale di Palermo: «Vent’anni di collusione con i boss mafiosi di Caccamo e Villabate che avrebbe prima aiutato da preposto di un’agenzia della Sicilcassa e poi da deputato, carica alla quale sarebbe stato eletto per ben due volte con i voti della mafia. Questa l’impalcatura accusatoria che è stata smantellata» (Alessandra Ziniti). Al termine del processo, che lo aveva profondamente segnato, aveva detto: «Dedico questa mia assoluzione all’amico Gianfranco Miccichè, che ha sempre creduto in me e nella mia innocenza. Ero il suo vice nel partito e gli dovevo questo verdetto».