Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Sebastian Giovinco

• Torino 26 gennaio 1987. Calciatore. Attaccante. Della Juventus (trafila di successo nelle giovanili, esordio in Serie A nel 2006). Nel 2007-2008 in prestito all’Empoli, dal 2010 al 2012 al Parma. Esordio in Nazionale il 9 febbraio 2011 nell’amichevole contro la Germania. Prima sua rete azzurra, quella del 4-3 contro il Giappone nella Confederations Cup 2013. «Vanta un record: ha giocato in tutte le nazionali azzurre, dalla Under 16 alla maggiore» (Candido Cannavò).
• Alto 1,64, è detto “la formica atomica”.
• Si chiama Sebastian «perché Sebastiano si chiamava mio nonno e alla mamma non piaceva» (Roberto Beccantini) [Sta 15/4/2008].
• Figlio del metalmeccanico Giovanni e della casalinga Elvira «Non aveva poster di campioni attaccati in camera? “Più che altro non avevo la camera. Io e mio fratello dormivamo nel tinello. Non c’era spazio per i poster”» (a Roberto Perrone) [Cds 19/3/2009].
• «Ho fatto fino alla terza geometri, l’ho ripetuta un paio di volte, poi ho mollato lì».
• «Una pallottola vagante che riesce a mandare a vuoto i difensori perché riesce a curvare in mezzo metro senza perdere velocità (ha il baricentro rasoterra)» (Michele Serra) [Esp 9/4/2009].
• «È chiaro che la maglia bianconera è diversa, pesa di più, ma lo sapevo già. Io sono tornato in silenzio, pensando solo ad allenarmi e a giocare bene. Non mi sento un top player».
• «Così piccolo e scattante, potrebbe essere un ottimo tuffatore» (Tania Cagnotto).
• Ogni volta che segna un gol allunga metaforicamente la sua altezza portandosi la mano aperta sul capo.
• Portato dagli autori di Scherzi a parte in un centro medico da uno specialista che, attraverso strani esperimenti sulle ossa umane, sosteneva di essere in grado di regalare anche dieci centimetri in più di altezza, è fuggito dinanzi al professore matto [Chi, 29/2/2012].
• Un figlio, Jacopo (21 maggio 2013), dalla compagna Shary.