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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Marco Tullio Giordana

• Milano 1 ottobre 1950. Regista. Tra i suoi film: Pasolini un delitto italiano (1995), I cento passi (2001, Nastro d’argento e David di Donatello per la sceneggiatura), La meglio gioventù (2003, Nastro d’argento e David di Donatello per la regia), preparato per la televisione e, caso unico, grande successo al cinema: la storia, resa con linguaggio da feuilleton, di un gruppo di ragazzi dal 68 a oggi. «Io credo che il cinema sia una delle cose migliori, insieme con il vino e il cibo, che produce l’Italia».
• «Da ragazzo volevo dipingere, il mio primo amore è stata la pittura. Poi, dopo aver visto a Parigi una mostra sconvolgente di Francis Bacon, abbandonai l’idea».
• «Nel 1980 Marco Tullio Giordana non era ancora un autore ufficiale. Aveva fatto due volte la maturità classica (prima della riforma e dopo) quando arrivò al Festival di Locarno da cui sarebbe tornato col Pardo d’oro in tasca. Ma era già fra la meglio gioventù del cinema italiano. Quel cinema che non aveva paura di guardarsi dentro, di rispecchiare le crisi generazionali, di spaccare il realismo e spiazzare i vecchi saggi» (Maurizio Porro).
• «Arrivai da Roma a Locarno nell’agosto 1980 con Maledetti vi amerò e seppi, sceso dal treno, della strage di Bologna: non fu certo un inizio esaltante. Non si parlava d’altro, c’era la rincorsa a vedere la tv, era l’incubo. Ma quella Piazza Grande con ottomila persone che assistevano alla storia del mio ex sessantottino deluso che si faceva uccidere da un poliziotto, e poi la vivacità delle domande, la disponibilità del direttore David Streiff e del magnifico presidente Rezzonico, e infine il premio della giuria presieduta da Suso Cecchi D’Amico, tutto questo mi fece davvero effetto. Divenni un regista-rivelazione».
• Ultimi film: Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005), Sanguepazzo (2008), Romanzo di una strage (2012). Per la tv si prepara a girare, nel corso del 2014, Il coraggio di Lea, fiction sulla storia di Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa e bruciata dalla ndrangheta nel 2009.