30 maggio 2012
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Biografia di Giuseppe Gibilisco
• Siracusa 5 gennaio 1979. Saltatore con l’asta. Campione del mondo 2003. Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene (2004). Primatista italiano (5,90 m a Parigi il 28 agosto 2003). La frequentazione del medico Carlo Santuccione (vedi) gli costò una squalifica di 2 anni da parte della Fidal (18 luglio 2007) poi revocata dal Caf della Federatletica (12 settembre 2007), confermata dal Gui del Coni (26 ottobre 2007), infine annullata dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (9 maggio 2008). «Dovevo andare a Pechino 2008 e invece sarò a Pachino, vicino a casa mia, a raccogliere pomodori» (dopo la squalifica).
• A Pechino c’è poi andato, ma in finale non è riuscito a superare neanche la prima misura, 5,45 m. In seguito, un quarto posto agli europei (Barcellona, 2010) ed un secondo posto al campionato europeo per nazioni (Gateshead, 2013). Oggi, a 35 anni, è ancora in attività: «Pensavo di smettere con la scorsa stagione, invece proseguo volentieri perché pochi mesi fa ho saltato anche 5,70» (a Vanni Zagnoli) [Avvenire, 8/1/2014].
• «Un’infanzia dura, il papà carpentiere per mantenere la famiglia usciva di casa alle sei e arrivava a notte. Morì ancor giovane. Quell’esempio di tenacia diede a Beppe la caparbietà necessaria per accanirsi con l’asta e non mollare, quando si avvicinò quasi per caso al campo dell’atletica leggera» (Gianni Romeo).
• «La serata che ha cambiato la vita di Gibilisco è stata anche per lui, come per l’Italia del calcio di Bearzot, un 11 luglio, quello del 2003, il venerdì del Golden Gala, quando si era arrampicato fino a m 5,82, nuovo record italiano, festeggiato con due giri sulla pista dell’Olimpico con la moto di Valentino Rossi. E il 28 agosto era volato in cielo per vincere l’oro mondiale a St. Denis, Stade de France, in una notte in cui sarebbe arrivato anche oltre i sei metri, se fosse stato necessario per conquistare il titolo» (Fabio Monti).