30 maggio 2012
Tags : Frida Giannini
Biografia di Frida Giannini
• Roma 1 gennaio 1972. Stilista. Direttore creativo di Gucci fino al 25 febbraio 2015. È stata licenziata l’11 dicembre 2014 assieme al compagno Patrizio Di Marco, ad e presidente della griffe fiorentina. «Non puoi piacere a tutto il mondo. Quando mi capita di diventare un bersaglio mi dispiace, non tanto per me, ma per gli effetti destabilizzanti che si riflettono su chi lavora al mio fianco».
• Papà architetto, mamma prof d’arte. «Avevo molta passione per il disegno, da piccola i miei mi avevano destinato una parete di casa su cui dipingere con i pennarelli. Alle elementari mi regalarono un tecnigrafo, dopo il liceo dovevo scegliere, tra iscrivermi ad architettura o all’Accademia di belle arti. Mio padre mi portava nei cantieri, mi iscrissi ad architettura ma capii subito che quella non era la mia vocazione. Intanto sperimentavo su di me le strade del look: un giorno ero pariolina, il giorno dopo rockettara. Scelsi l’Accademia dove, malgrado la mia passione per i travestimenti, ero la più sobria. Avevo insegnanti meravigliosi, come Argan e Monicelli, e intanto nasceva in me la passione per la moda, non perdevo una rivista. Ho fatto il classico percorso, da studente a stagista in varie aziende, sempre non pagata, ho raggiunto il mio primo contratto di formazione lavoro, e poi di nuovo precaria. Sono state esperienze importanti, ho imparato a stare sempre al mio posto, con umiltà ma anche molta curiosità, molta voglia di imparare e capire. A 25 anni ho avuto la fortuna di essere chiamata da Fendi, un’azienda di donne, le cinque famose sorelle, più figlie e nipoti: non ho mai dovuto neppure agli inizi dare gomitate come deve fare una donna in un mondo di uomini».
• Ha fatto pratica anche alla Sagafur. «Quando il “mostro” Tom Ford se ne andò, lei (che era quella più in ombra) faceva già l’80% del fatturato GG solo con gli accessori. Poi la roulette della vita ha favorito un’altra trentenne, anche lei in azienda (abbigliamento femminile), Alessandra Facchinetti, figlia di Roby dei Pooh e sorella di Dj Francesco. Ma nell’arco di un paio d’anni la ruota ha girato di nuovo, ed è toccato a Frida il ponte del comando» (Luisa Pronzato).
• «Per me la creatività deve generare business. Se non c’è approvazione del cliente, l’oggetto più bello è inutile».
• Nel 2006 il Wall Street Journal la mise (unica italiana) tra le 50 donne che contano (43esima).
• «È l’immagine nuova della donna di potere: direttore artistico di tutto ciò che porta il marchio Gucci, dagli abiti al museo fiorentino della maison, è una quarantenne di delicata, serena bellezza, che si potrebbe definire, superando la banalità, botticelliana; alta e sottile, lunghi capelli biondi lisci, occhi dorati, carnagione chiara, un’eleganza discreta, appunto neogucciana» (Natalia Aspesi).
• «Bella, carattere forte. È un’esperta cavallerizza, colleziona dischi di vinile (oltre 7.000). Viaggia continuamente fra Londra New York e Tokio alla ricerca di ispirazioni. Fa la spola fra due case: una del Trecento a Firenze, l’altra a Roma» (Antonella Amapane).
• «Strana creatura: viso rotondo, capelli diritti-diritti. La dolcezza incontra la grinta. Calore romano e determinazione nordica. Per esempio, con i suoi collaboratori lei ci va pure in vacanza, ma guai metterle i bastoni fra le ruote. Chi ci ha provato ha passato “un brutto quarto d’ora”. Sono parole sue. Franchezza, non arroganza» (Paola Pollo).
• Per il festival di Sanremo 2014 ha vestito Luciana Littizzetto. «Che cosa hanno in comune Luciana Littizzetto e Frida Giannini? Una forte personalità, si battono a difesa delle donne e sono riuscite a ritagliarsi un ruolo da protagoniste. Ognuna nel proprio campo. Ragion per cui, la designer di Gucci ha accolto con entusiasmo l’idea di vestire Luciana da capo a piedi. E per un’occasione speciale come Sanremo ha selezionato personalmente dalle sue collezioni gli abiti più adatti alla “fisicità” della presentatrice-comica, scegliendo anche scarpe e borse. Quindici look, tre per ogni serata, in prevalenza nei toni del nero, colore prediletto della designer romana, oltre al verde e blu» (Maria Teresa Veneziani) [Cds 18/2/2014].
• Separata, ora legata all’amministratore delegato di Gucci Patrizio di Marco. I due hanno una figlia di nome Greta, nata il 2 marzo 2013: «Io ho fatto le scuole pubbliche, dalle elementari al liceo, e mi sono trovata bene. Lo so, i tempi sono diversi ma Greta è già nata in una famiglia privilegiata, tra genitori che vivono immersi in un mondo a volte irreale. Ecco, non voglio che Greta cresca staccata dalla realtà. Mi piacerebbe frequentasse un asilo di quartiere, che stesse con bambini di tutte le condizioni sociali».