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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Gioacchino Genchi

• Castelbuono (Palermo) 22 agosto 1960. Vicequestore della polizia. Dopo 11 anni di aspettativa, il 16 febbraio 2011 è stato destituito dal servizio. Rapporti con numerose Procure, ha cooperato alle inchieste sulle stragi di Capaci e via D’Amelio. È noto soprattutto nell’inchiesta Why not come consulente informatico del pm Luigi De Magistris (vedi) insieme al quale è sotto processo con l’accusa di aver acquisito illegalmente nel 2009 i tabulati di otto parlamentari. Oggetto di molte critiche perché nella sua attività finì con l’intercettare anche Romano Prodi e Clemente Mastella, all’epoca presidente del Consiglio e ministro della Giustizia: «In vita mia non ho mai intercettato nessuno. È vero, invece, che lavorando sui tracciati telefonici di soggetti coinvolti nell’inchiesta Why not sono finito sul telefonino del premier. La sua utenza si rapportava con altri indagati. La sim card non era intestata a Prodi, che all’epoca dei fatti non era nemmeno parlamentare. Quella scheda, come altre, era intestata a una società di telecomunicazioni, che l’aveva girata all’ex presidente della Commissione europea e al suo staff. Poi si è scoperto che quel telefonino lo utilizzava il premier, anche quando aveva assunto lo status di deputato. Le acquisizioni dei tabulati si fanno per accertare le circostanze che non si conoscono e nessuno di noi è un oracolo. Lo stesso è accaduto per il cellulare di Mastella, che non era nemmeno intestato a lui» (a Gian Marco Chiocci).
• Secondo Marco Travaglio la storia di Genchi è stata montata ad arte dal demoniaco Silvio Berlusconi per giustificare la legge sulle intercettazioni, anche se il consulente non ha mai intercettato [Matteo Pandini, Lib 7/2/2009].
• Accusato d’accesso abusivo alla rete Siatel, il 13 aprile 2011 viene assolto perché il fatto non sussiste.
• Dopo la pubblicazione del libro-intervista Il caso Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato (Aliberti 2009) viene accusato assieme al giornalista Edoardo Montolli di diffamazione e condannato al pagamento di una multa e un risarcimento danni a favore del procuratore aggiunto, Nello Rossi, del pm Giuseppe Cascini e del gip Tommaso Picazio.
• Sposato con il magistrato Tania Hmeljak. Tre figli.