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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Edoardo Garrone

• Genova 30 dicembre 1961. Petroliere. Presidente della Erg e della Sampdoria. È stato vicepresidente di Confindustria (Organizzazione e Marketing associativo). Figlio primogenito di Riccardo, fratello di Alessandro. Ex presidente dei giovani di Confindustria (2000-2002), si contraddistinse per certe sue posizioni “sociali” (l’apertura ai “no global” prima del G8 ecc.).
• «È vissuto dai 12 ai 19 anni nella grande villa di famiglia nella campagna di Grondona, fra Piemonte e Liguria. Per frequentare Scienze politiche si trasferì a Firenze, ma ha interrotto gli studi per entrare nell’azienda paterna. Ha studiato Business Administration a Fontainebleau» (Monica Setta).
• Nel marzo 2007 ha preso il 20% della Sem (quotidiano Corriere Mercantile e settimanale Gazzetta del Lunedì).
• Dopo l’accordo del 2008 con i russi della Lukoil e la fusione tra Erg Petroli e Total Italia nel 2010 (vedi anche Alessandro Garrone), oggi TotalErg è il terzo distributore in Italia di prodotti petroliferi «Le grandi famiglie genovesi ringraziano gli oligarchi dell’Est. Se l’ucraino Rinat Achmetov ha pagato ai Malacalza 1,2 miliardi per le loro attività siderurgiche, il russo Vagit Yusofovic Alekperov ha fatto di meglio, riversando nelle casse della Erg della famiglia Garrone oltre 2 miliardi per la raffineria di Priolo, in Sicilia. Ma le analogie tra i Malacalza e i Garrone finiscono qui. Perché mentre i primi impiegano la liquidità diversificando, i Garrone non riescono a pensare ad altro che alla loro azienda, con prudenza e parsimonia, da buoni liguri. L’accordo tra la Erg (che controllano al 62 per cento) e la russa Lukoil per cedere a rate la raffineria siciliana, valutata 2,7 miliardi, risale al 2008. Un affare irripetibile, perché subito dopo il settore è entrato in una crisi profonda (…). E infatti Priolo continua ad accumulare perdite. Fatto sta che i russi hanno onorato l’accordo. Nel 2008 la Erg ha incassato la prima tranche: 1.550 milioni. Poi 241 milioni nel 2011. Il 4 settembre scorso altri 485 milioni per il 20 per cento. Totale 2,2 miliardi. Resta un altro 20 per cento che potrà essere venduto nel 2013: ancora mezzo miliardo. Come resistere alla tentazione di staccare un megadividendo e portare tutto nella San Quirico (patrimonio netto 2011 di quasi 600 milioni di euro), la cassaforte di famiglia che ha il nome dell’hinterland industriale della città, quello incassato nell’Appennino dietro Bolzaneto dove tutto è cominciato nel lontano 1938? Loro no. Quella valanga di denaro non ha fatto girare la testa a Edoardo e Alessandro Garrone, i figli del capofamiglia Riccardo, presidente della Sampdoria. (…) E allora dove finiscono i soldi dei russi? Facile, restano in azienda. Perché dopo il petrolio il mirino si è spostato sulle rinnovabili, nuova frontiera industriale dei Garrone. Tutte le risorse se ne vanno per comprare pale eoliche, dove c’è già una potenza installata di 500 megawatt. E sul mercato 1 megawatt eolico passa di mano intorno ai 2 milioni di euro. Ecco perché neanche la Sampdoria si può permettere grandi spese (Martino Cavalli) [Pan 13/9/2012].
• Suo il progetto-sogno, già coltivato dal padre, di uno stadio di proprietà della Samp da 30 mila posti affacciato sul mare di Genova.
• Nel dicembre del 2013 il suo nome compare assieme a quello del fratello Alessandro tra gli indagati per un maxi truffa risalente al 2010.
• Sposato con Manuela Grondona, cinque figli.