30 maggio 2012
Tags : Nicoletta Gandus
Biografia di Nicoletta Gandus
• Milano 11 maggio 1949. Ex magistrato. Già presidente della Decima sezione del Tribunale di Milano. Nel giugno 2008 Silvio Berlusconi ne chiese invano la ricusazione per il processo in cui era accusato di aver corrotto con 600 mila dollari il testimone David Mills, in cambio della menzogna o reticenza in due suoi processi del 1997 e 1998 per corruzione e falso in bilancio. Dopo l’approvazione nell’agosto 2008 del cosiddetto lodo Alfano, che stabiliva l’immunità giudiziaria per le prime quattro cariche dello Stato (presidente della Repubblica, presidenti di Camera e Senato, presidente del Consiglio), la Gandus decise di continuare il processo nei confronti del solo Mills, che subì nel 2009 una condanna a 4 anni e 6 mesi. Quando la Consulta dichiarò incostituzionale il lodo, il giudice divenne per legge incompatibile a proseguire il processo a Berlusconi, che si concluse con la prescrizione.
• «Femminista storica, tra le anime più attive della corrente di Magistratura Democratica, è sempre stata considerata a palazzo di giustizia uno “spirito libero”. Sicuramente un giudice che ha saputo mostrare “indipendenza e imparzialità”, come le ha riconosciuto il Csm nominandola all’unanimità presidente di sezione del tribunale. È vero: nel 2002 si recò a Porto Alegre in Brasile per partecipare al Forum mondiale dei giudici che rivendicavano l’indipendenza della magistratura nelle democrazie: “Ovviamente, dichiarò lei, indipendenza solo in quanto garanzia dei diritti fondamentali, e non in senso corporativista”. Che magari per qualcuno sarà anche stato un gesto eversivo ma certo a lei non ha impedito, ad esempio, di assolvere nel 2005 il presidente della Lombardia Roberto Formigoni dall’accusa di corruzione, abuso d’ufficio e favoreggiamento per la vicenda della discarica di Cerro Maggiore che vedeva tra i protagonisti, giusto per fare un nome, Paolo Berlusconi (che invece patteggiò versando 50 miliardi di lire)» (Paolo Colonnello).