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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Lucio Gallo

• Taranto 1959. Baritono. Iniziò nel 1986 nell’agenzia di Adua Pavarotti, prima moglie di Luciano, conosciuta a Pechino. Tre anni dopo debuttò con Abbado a Vienna (Così fan tutte), poi New York, San Francisco, Londra, Chicago ecc.
• «Di leggero in quest’attività non c’è nulla, anche un repertorio barocco richiede un impegno notevole. Il canto va posto al di sopra di ogni cosa, se si ha l’intenzione di farlo a un certo livello e in un certo modo. Richiede totale abnegazione e toglie tanto al privato, è una splendida attività… Non posso chiamarlo lavoro, il lavoro è un’altra cosa».
• «Ho sempre amato la musica leggera. Mi piaceva cantare Frank Sinatra, Tom Jones e mi divertiva suonare il basso elettrico. Organizzavo spettacoli nella caserma Cernaia a Torino e un giorno un commilitone mi disse: perché non canti l’opera? Incontrai il maestro Battaglia. Mi fece sentire libero di esprimermi come volevo. Nel frattempo, mi diplomai in contrabbasso. Così è cominciata la mia avventura lirica. Non sono mai stato un melomane. All’opera certe volte preferisco il cinema perché adoro recitare. Questa mia inclinazione mi ha portato fortuna anche in teatro. Per me la parola è vita, è espressione, è canto, sentimento. E sono felice quando gli spettatori capiscono chiaramente ciò che interpreto. Non sono necessari i sovratitoli che fanno venire il torcicollo, se un cantante si fa capire perfettamente nella sua lingua» (ad Armando Caruso).
• Ultima interpretazione importante: Jago nell’Otello verdiano, in scena nel luglio 2013 nel Cortile di Palazzo Ducale di Venezia, con l’orchestra e il coro del Teatro La Fenice.
• Due matrimoni, sue figlie. Da ragazzo amava i Deep Purple e i Pink Floyd.