30 maggio 2012
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Biografia di Marco Drago
• Settimo Torinese (Torino) 11 febbraio 1946. Manager. Dal 1997 presidente di De Agostini Spa, controllata al 100% dalla famiglia Boroli-Drago. «Adottiamo criteri precisi per i membri della famiglia che vogliono impegnarsi in azienda, fra cui quello di fare, prima, almeno cinque anni di esperienza in un’impresa esterna».
• Laureato nel 1969 in Economia e Commercio alla Bocconi, «percorso tutto interno all’industria familiare, dal primo lavoro come impiegato della segreteria amministrativa dell’Istituto Geografico De Agostini nel 1969, al vertice della società, dal 1997. È bocconiano dell’anno nel 2001 e nominato Cavaliere del Lavoro nel 2003» (Antonio Calabrò).
• A novembre 2006 i Boroli-Drago hanno riorganizzato il patrimonio creando un’accomandita, la B&D Holding di Marco Drago & C. Sapa, sul modello della Giovanni Agnelli & C. Sapa: originariamente la famiglia era composta da sei rami di cui uno estinto, quello di Virginia Boroli, e un altro liquidato, quello di Carlo Boroli (padre di Silvano). I quattro residui fanno capo a Adolfo, Achille, Giuliana e Anna (sposarono due cugini Drago) e contano una quarantina di famigliari fra figli e nipoti. La quota più consistente fa capo al ramo di Achille ed è pari al 27,7 per cento. Gli altri tra il 21 e il 25 per cento. Marco Drago, figlio di Giuliana e da sempre punto di riferimento finanziario della famiglia, è presidente dell’accomandita: «Ha trasformato la De Agostini da azienda di cartografie e editoria “geografica” a gruppo industriale con attività che vanno da quelle tradizionali fino alla tv, alle assicurazioni e alle lotterie» (Giancarlo Radice).
• «Fino alla fine degli anni Novanta il gruppo era focalizzato sull’editoria. Nel dicembre del 2001 De Agostini lancia un’opa su Lottomatica, che perfeziona nel 2002. Il finanziamento dell’operazione viene organizzato da Mediobanca ed è in quest’occasione che inizia a cementarsi il sodalizio che ha portato De Agostini a entrare in Generali. Nel 2003 rileva da Fiat il 100 per cento di Toro Assicurazioni per 2,4 miliardi di euro, con una plusvalenza lorda di 390 milioni per il gruppo torinese. Tre anni più tardi, dopo avere riportato la compagnia in Borsa, cederà il 65,5 per cento a Generali per 2,525 miliardi, incamerando una plusvalenza complessiva di circa 1,6 miliardi. Nel gennaio 2006 Lottomatica lancia un’opa sull’americana Gtech fornitore di tecnologie per giochi e servizi. A dicembre Pellicioli porta in dote ai De Agostini una società finanziaria di Carlo De Benedetti, la Cdb Web Tech. All’inizio del 2007 la società assume il nome di Dea Capital e si proprone di effettuare investimenti finanziari diversificati. De Agostini all’inizio del 2007 ha acquistato anche la maggioranza di Magnolia, la società di produzione televisiva che ha fra i suoi format L’isola dei famosi» (Il Foglio).
• «Il modello, anche se a Novara non lo ammetteranno mai, è molto ambizioso: la Berkshire Hathaway, la mitica finanziaria di Warren Buffett, faro dei piccoli investitori e spina nel fianco - quando è il caso - delle grandi corporation» (Francesco Manacorda).
• Sposato dal 1970 con Donata Morandi. Tre figli: Marcella, laureata in Lettere Moderne e oggi impegnata nella Dreamfarm, società che si occupa di ideare e sviluppare progetti editoriali rivolti a bambini e ragazzi, Enrico, direttore generale Italia nel gruppo Inditex (Zara) per i brand Bershka, Pull&Bear, Zara Home, Oysho, Stradivarius e Massimo Dotti, e Nicola, entrambi laureati in Economia Aziendale alla Bocconi.