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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Sergio Donati

• Roma 13 aprile 1933. Sceneggiatore. Tra i suoi film: C’era una volta il west (1968) e Giù la testa (1971), entrambi di Sergio Leone, e Sbatti il mostro in prima pagina (1972) di Marco Bellocchio. Da ultimo La siciliana ribelle (Marco Amenta, 2009). Nel 2008 ha pubblicato il libro C’era una volta il West (ma c’ero anch’io), Omero editore.
• «Fin da bambino disegnavo fumetti. Le racconto un aneddoto simpatico: quando andavo con mia madre in vacanza, durante il soggiorno negli hotel prendevo il bollettino di guerra, lo illustravo, lo rielaboravo e ci ricavavo un giornalino, vendendolo tra i villeggianti. La creatività è sempre stato il mio forte. Anche quando lavoravo nell’agenzia milanese mi occupavo sempre di caroselli e di pubblicità» (a Gisella Sevardi). [Attimofuggente.com]
• Pubblicò tre romanzi: «La mia carriera come scrittore di gialli iniziò così: ero un ragazzo di 21 anni, avevo bisogno di soldi, iniziai a scrivere gialli. Dopo aver scritto il primo romanzo mi proposi ad Anna Garzanti, la quale mi rispose dicendo che pubblicavano solo autori americani. Mi rivolsi così alla Mondadori. Ricevetti una lettera del mitico Alberto Tedeschi, che aveva inventato il Giallo Mondadori ed è così che cominciai Poi diversi produttori cinematografici, tra cui Dino De Laurentiis, si erano fatti avanti per ottenere delle opzioni per un’eventuale trasposizione sullo schermo. Per le opzioni non avevo visto come al solito una lira (solo dieci anni dopo due di questi romanzi, L’altra faccia della Luna e Il sepolcro di carta, sono diventati dei film). Nel frattempo, era successo che alla guida della Mondadori non c’era più il grande Alberto, ma il fratello Giorgio, ispiratore di una differente linea editoriale, diciamo più orientata alle tirature... ed è così che la mia carriera di giallista fu stroncata sul nascere».
• «Un giorno dell’inverno 1963 squillò il telefono nella mia casa di Milano. “È un tale che chiama da Roma”, disse mia moglie “un certo Sergio Leone”. (...) Saranno stati tre anni che non lo sentivo. Presi il ricevitore e mi esplose nell’orecchio il suo romanesco vocione baritonale: “A Se’, ma che cazzo stai a fa’ lassù tra le nebbie?”. (...) “Ma al cinema non ce pensi più?” chiese lui. “Beh, scrivo caroselli...”. Riappesi e mia moglie mi guardò curiosa: “Ma chi è questo Leone?”. “Uno del cinema,” dissi “è molto in gamba, ma un po’ troppo trafficone per il carattere mio, ha sempre mille progetti uno più sballato dell’altro... Tipo un western italiano, figurati! Senti, amore, quando questo Sergio Leone richiama digli che non ci sono, che sono all’estero per lavoro, che non si sa quando torno» (a Gisella Sevardi)..
E fu così che non scrissi la sceneggiatura di Per un pugno di dollari».
• Polemica con il regista Dario Argento, che si era attribuito il ruolo di sceneggiatore di C’era una volta il west: «È assolutamente falso. Argento ha collaborato al soggetto, ma non ha lavorato neanche un giorno a una sceneggiatura della quale non saprebbe neanche dire il colore della copertina. Unico autore della sceneggiatura assieme a Leone, come risulta dai titoli di testa e da tutti i dati ufficiali sul film sono io» [Cds 30/6/2005].
• Sposato con Lorena, due figli.